Oggi il museo di Torino dedicato al patrimonio artistico egizio apre dopo cinque anni di lavori di ampliamento, tra nuove tecnologie e nuovi reperti. Un cantiere da 50 milioni di euro che ha sempre reso possibile l’apertura del Museo Egizio al pubblico Si è sempre registrato un crescente flusso di visitatori: si pensi che le presenze nel 2014 sono state 567.688, registrando un aumento significativo anche rispetto all’anno record delle Olimpiadi invernali del 2006 (529.911). Grande successo per il museo che apprezzamento che è fra i primi 10 musei più visitati d’Italia e fra i primi 100 del mondo.
Il percorso museale, che poggia sul progetto scientifico elaborato dal direttore Christian Greco e da otto curatori con differenti specializzazioni, si sviluppa cronologicamente e si articola in quattro piani di visita coprendo un arco temporale che va dal 4000 a.C. al 700 d.C. Tra le molte novità dell’Egizio anche un’area tematica di grande impatto, la Galleria dei Sarcofagi, che ospita al secondo piano alcuni fra i più bei sarcofagi del Terzo Periodo Intermedio e dell’epoca tarda (1100 – 600 a. C), molti dei quali restaurati Centro di Restauro della Venaria Reale con il contributo de Gli Scarabei, associazione dei sostenitori del Museo Egizio.
i visitatori possono oggi fruire di ricostruzioni virtuali di alcuni contesti archeologici realizzate nell’ambito della collaborazione scientifica fra Museo Egizio e Istituto IBAM del CNR.