Gli alberghi italiani sono puliti e ben tenuti, la qualità del cibo è ottima ma non basta: gli albergatori devono sorridere di più. Secondo un monitoraggio web curato dall’Associazione Donne e Qualità della Vita della psicologa Serenella Salomoni, su oltre 5.000 post pubblicati sulle più importanti piattaforme di social network (Facebook, Twitter), gli albergatori italiani risulterebbero essere tra i più burberi.
E forse non è un caso che, consapevole di questo limite, Salvatore Madonna, proprietario dell’esclusivo e lussuoso Hotel Byron di Forte dei Marmi, ha ideato un ironico “corso di formazione in accoglienza”, per motivare gli operatori turistici a incrementare dal punto di vista dell’ospitalità (visibile al link https://www.youtube.com/watch?v=Mf4PgDxuepM ).
Secondo l’analisi effettuata dall’Associazione Donne e Qualità della Vita, tra gli albergatori “unfriendly & unsmiling” i liguri, sarebbero poco amati dai turisti perché troppo burberi, introversi e dotati di scarso senso di ospitalità. Per loro l’indice di “solarità”, calcolato su una scala da 1(minimo) a 100 (massimo), si attesta a 29. Neanche i toscani riescono a fare breccia nel cuore dei visitatori (indice di solarità 33). Gli albergatori abruzzesi (35) hanno un carattere troppo chiuso ma sono molto efficienti. Seguono i calabresi (38,5): apprezzati per la loro disponibilità, ma poco disposti a fare il primo passo verso il cliente.
I veneti (indice di solarità del 40,5) hanno troppo “musi lunghi” e poco espansivi, ma sono apprezzati comunque per il servizio offerto e per l’attitudine al problem solving. Non godono di molta stima neanche i valdostani (indice di solarità 41,5): chiusi e poco socievoli. Vengono valutati positivamente per i servizi offerti e gli ambienti eleganti dotati di tutti i comfort. Si resta ancora nel Nord Italia con i trentini, indice di solarità del 43: esageratamente attaccati alle regole e ai divieti, ma giudicati molto efficienti e veloci nel soddisfare ogni tipo di richiesta della clientela.
Dei lucani (indice di 45) ai turisti, oltre all’amore per la regione e alle tradizioni, piace l’impegno che investono per assicurare al cliente un soggiorno totalmente perfetto. Nel caso dei marchigiani (indice di solarità del 47), vengono lodate: la cura e le attenzioni che albergatori e lo staff hanno nei riguardi dei propri ospiti. Suggerimento: aprirsi di più alle innovazioni, per smorzare la mentalità ancora troppo conservatrice.
Chi è stato in Sicilia, regione amata in tutto il mondo per le meraviglie artistiche, culturali e paesaggistiche, descrive gli albergatori siciliani: calorosi, accoglienti, pronti ad aiutare e informare i loro ospiti (indice di solarità 48). Gli albergatori sardi sono riservati e discreti (indice di solarità 49). Gli umbri, con un indice del 50, sono entrati nel cuore dei turisti per la grande generosità, nonché per la disponibilità e per l’intraprendenza.
Degli albergatori friulani, piace: la serenità, l’allegria e la precisione, un po’ meno alcune manifestazioni di chiusura e superficialità (52,5). Ai molisani (indice di solarità 53), i turisti riconoscono la passione che impiegano nel proprio lavoro: sempre attenti al cliente e alla sue richieste, dall’arrivo in hotel, alla partenza a fine villeggiatura.
Diventata negli ultimi anni location ideale di matrimoni di magnati indiani e vip, ultimi i tennisti Pennetta – Fognini, la Puglia si è rivelata una delle mete scelte da italiani e stranieri per trascorrere le vacanze estive. Per i pugliesi l’indice di solarità si attesta al 57. Indice di solarità 59,5 per il Lazio. Ai campani (indice 62,7), ospitali per eccellenza, vengono riconosciute qualità come: cortesia, simpatia, disponibilità e accoglienza, che però in alcuni casi sfocia in invadenza. Seguono i lombardi (65), molto gentili e diligenti sul lavoro, due pregi che sopperiscono ampiamente alla mancanza di socievolezza in alcuni frangenti.
Non solo giudizi negativi per i piemontesi che, con un indice del 68, sono elogiati per: l’alto senso del dovere, l’avversione alla confusione e al disordine, la puntualità e l’affidabilità. In fatto di solarità gli albergatori dell’Emilia Romagna ottengono il punteggio più alto: 75. Il loro calore, la loro allegria e la loro naturale simpatia colpiscono i turisti, anche se a volte eccedono nella conversazione ed esagerano nei convenevoli.
Chi ha scritto questo articolo ha mai pagato l’IMU e la TASI che paga un albergatore ??sicuramente NO!!!
Non saprei cosa risponderle sig. Andrea. Credo di no in quanto fa un altro lavoro.