di Antonio Bordoni

Con un comunicato tripartito emesso dal Ministero dei Trasporti della Malesia, dal Ministero
australiano delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero trasporti della Repubblica Popolare Cinese è
stata annunciata la cessazione delle ricerche del Boeing 777 della Malaysia Airlines (9M-MRO) scomparso l’8 marzo 2014 nel volo Kuala Lumpur-Pechino con a a bordo 227 passeggeri e 12 membri di equipaggio.

“Today the last search vessel has left the underwater search area. Malaysia Airlines flight MH370 has not been located in the 120,000 square -kilometre underwater search area in the southern Indian Ocean.
Despite every effort using the best science available, cutting edge technology, as well as modelling
and advice from highly skilled professionals who are the best in their field, unfortunately, the
search has not been able to locate the aircraft.
Accordingly, the underwater search for MH370 has been suspended.
The decision to suspend the underwater search has not been taken lightly nor without sadness. It is
consistent with decisions made by our three countries in the July 2016 Ministerial Tripartite
meeting in Putrajaya Malaysia.
Whilst combined scientific studies have continued to refine areas of probabil
ity, to date no new information has been discovered to determine the specific location of the aircraft.
We have been overwhelmed by the commitment and dedication shown by the hundreds of people
involved in the search, which has been an unprecedented chall
enge. Their tireless work has continued to improve our knowledge of the search area and has been critical in our efforts to locate the aircraft. We would like to reiterate our utmost appreciation to the many nations that have
provided expertise and assistance since the early days of this unfortunate tragedy.
Today’s announcement is significant for our three countries, but more importantly for the family
and friends of those on board the aircraft. We again take this opportunity to honour the memory of
those who have lost their lives and acknowledge the enormous loss felt by their loved ones.
We remain hopeful that new information will come to light and that at some point in the future the
aircraft will be located.
Quali commenti fare? Se anche la Cina (1) che era il Paese che spingeva più degli altri
affinché le ricerche proseguissero ha deciso di alzare le mani, vuol dire proprio che le speranze per cercare di capire dove possa essere finito il B777 sono davvero finite. Ma soprattutto il fattore che deve aver avuto un ruolo determinante nella decisione è che non si sa dove cercare.

All’inizio della ricerca la gran mole di tabulati presentati dagli esperti, infarciti di formule matematiche e logaritmi avevano con ogni probabilità fatto realmente credere che ciò che rimaneva del velivolo doveva trovarsi in un punto fra i 120 mila kilometri quadrati fissati quale area di ricerca. Inoltre dobbiamo ricordare -non senza una vena di ironia – che allorché un pezzo del B777 finiva per essere ritrovato su una spiaggia dell’Africa immancabilmente seguiva il comunicato che il luogo di spiaggiamento, tenendo conto delle correnti marine, era consono con l’area nella quale venivano effettuate le ricerche….

A questo punto, ovvero a tre anni di distanza, rimangono ancora tutte valide le teorie su ciò che
possa essere accaduto a bordo dello sfortunato volo. Volendo elencarle in un or dine di priorità metteremmo al primo posto il dirottamento del velivolo causato dalla intenzionale volontà di un membro dell’ equipaggio; seguì
to dalla possibilità che fra i passeggeri qualcuno con una azione di forza abbia assunto il controllo dell ’aereo
, e all’ultimo posto il guasto tecnico.
Volendo usare le parole di chiusura del comunicato, non rimane che sperare che per un caso fortuito o per una illuminazione improvvisa “qualche nuova informazione venga alla luce tale da permettere che nel futuro la posizione del velivolo venga localizzata”.
Di certo per l’aviazione commerciale e per la safety l’incidente a MH370 rappresenta una pietra miliare nell’evoluzione delle minacce alla sicurezza del volo.
(1)
152 dei 227 passeggeri erano di nazionalità cinese. Va tenuto presente che l’a ereo era diretto a Pechino.