di Antonella Pino d’Astore
Lo scorso 16 luglio, l’area imbarchi E per i voli Extra Schengen di Fiumicino ha ospitato un convegno sullo sviluppo del sistema aeronautico e turistico tra Italia e Cina.
Durante la giornata di lavoro, le maggiori realtà industriali e istituzionali coinvolte negli scambi tra i due Paesi hanno sottolineato la necessità di avviare una strategia unitaria per potenziare ulteriormente le opportunità di sviluppo economico e di traffico da e per la Cina, attraverso Roma e l’aeroporto di Fiumicino.
Il convegno si è aperto con i saluti di Gian Marco Centinaio, Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, che non ha potuto presenziare per impegni istituzionali. “Il 2018 è l’anno del turismo UE-Cina. Fiumicino è il principale gateway italiano per il traffico Italia-Cina con 25 frequenze settimanali per 8 destinazioni connesse con voli diretti. Nei rapporti tra Italia e Cina è ora importante muoversi con determinazione su fronti fondamentali come l’ampliamento degli accordi bilaterali che regolano i diritti di volo tra i due Paesi e la riforma della durata e delle modalità di rilascio dei visti per visitare l’Italia e l’Europa. Tra le linee d’azione del Ministero ci sarà il potenziamento di strategie per accrescere la permanenza dei turisti cinesi, spesso giovani ed ipertecnologici, curiosi e big spender che considerano l’Italia una vera meta dei sogni, estendendo il soggiorno alle altre location laziali e italiane oltre alla Capitale, e aumentando la spesa che i turisti cinesi possono investire in Italia”.
Fausto Palombelli, Chief Commercial Officer ADR, ha esordito: ” Il grande lavoro di team e gli ingenti investimenti, hanno fatto si che l’ aeroporto di Fiumicino, nonostante
lo scetticismo romano, sia diventato uno dei migliori al mondo. Ormai il nostro aeroporto è diventato un punto di riferimento per il traffico Italia/Cina e bisogna continuare a crescere ed ampliare l’accordo bilaterale. Bisogna pensare alle strategie e agli investimenti per aumentare il flusso dei turisti cinesi, spesso giovani ed ipertecnologici”.
Seguono le considerazioni di Filippo Tortoriello, presidente Unindustria: ” L’aeroporto di Roma è diventato un’eccellenza e non è una considerazione di parte. La nostra progettualità vuole rendere Roma competitiva a livello internazionale. Bisogna sfruttare la forte attrattività della nostra capitale per intensificare e potenziare gli scambi Italia/Cina”.
Successivamente una tavola rotonda ha aperto il dibattito sull’argomento “Verso una filiera turistica integrata tra Italia e Cina“.
Antonello Lanzellotto, direttore .generale Uvet Travel Network, sottolinea che: ” Dei 130 milioni di turisti cinesi che viaggiano in Europa solo il 10% arriva in Italia. I numeri però sono in crescita: si stima che nel 2020 i turisti cinesi saranno 700 milioni. I nostri competitor, Francia, Germania e Spagna, si stanno organizzando per accogliere al meglio questo flusso di turisti. Noi stiamo puntando agli Educational Tour per soddisfare la richiesta dei tanti studenti cinesi che ogni anno vengono a visitare l’Italia. Ricordo, inoltre, che proprio oggi parte il primo volo Italia/Cina operato da Blu Panorama”.
Michele Serra, presidente Quality Group, racconta: “Nel 1978 decollava il prima aereo per la Cina e per circa 30 anni questo Paese era al primo posto nei sogni degli italiani. Era però un viaggio difficile, complesso. Dopo il 2000, fatta eccezione per l’anno 2003 con il problema della SARS, il flusso di turismo italiano verso la Cina cresce con l’apice registrato nel 2007. Dopo il 2008 il trend si arresta, la Cina perde appeal, probabilmente perché l’organizzazione all’interno del paese lasciava a desiderare. Nel frattempo invece cresceva il Giappone. Tutto questo fino a due anni fa, poi la Cina con Shanghai ha saputo recuperare. Pechino, Shanghai, Hong Kong costituiscono il triangolo d’oro nel turismo e per questo occorre conquistare questi tre hubs per essere vincenti”.
Mr.Shuxiang Cai, general manager Italy China Eastern, spiega che la Cina è pronta ad amplificare e potenziare i rapporti tra i due paesi. “Il nuovo aeroporto di Shanghai fa registrare il 40% di flusso di passeggeri sul totale. L’Italia è un mercato molto importante. Il viaggio legato al tema della cultura e dello sport è sempre più florido. Stiamo attivando accordi anche con le ferrovie italiane per capillarizzare al massimo gli spostamenti. Cresce del 30% anche il turismo interno cinese. Con questi numeri speriamo di avere una fetta sempre più ampia in Italia”.
Tra i vari interventi, anche quello di Mr. Lewis Deputy general manager Italy Hainnan, che ha illustrato i progetti della compagnia aerea cinese privata: “Hainnan Airlines conta più di 1800 rotte in Cina, più di 230 rotte internazionali. Nei nostri progetti c’è la creazione di un ponte per la Cina occidentale. I nostri collegamenti raggiungono le città lungo l’antica Via della Seta. Negli ultimi tre anni il nostro tasso di crescita è stato del 15%”.