di Antonella Pino D’Astore.

 

Il 6 novembre scorso, Federterme e FoRST (Fondazione per la ricerca scientifica termale) hanno celebrato insieme il Centenario dell’Associazione e hanno scelto l’elegante location della Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma.

Dopo i saluti istituzionali del Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la conferenza è iniziata con la moderazione di Maria Teresa Lamberti, capo-redattore Rubriche del Giornale Radio RAI. Sono intervenuti, tra gli altri, Costanzo Jannotti Pecci, Presidente Federterme/Confindustria, Roberto Speranza, Ministro della Salute, Aldo Ferruzzi, Presidente FoRST.

Ed inoltre, hanno contribuito ai lavori, Giuseppe De Cristoforo, Sottosegretario di Stato – MIUR, Pier Paolo Baretta, Sottosegretario di Staoto – MEF, Gianfranco Battistini, Presidente Federturismo/Confindustria, Stefano Bonaccini, Presidente Conferenza delle Regioni.

La prof.ssa Annunziata Berrino, ha presentato il volume “Federterme, un secolo di industria e cultura termale 1919 – 2019 – Università Federico II di Napoli, un contenitore di immagini, ricerche e provvedimenti legislativi.

La celebrazione del centenario, è stata anche l’occasione per rifletteresui risultati raggiunti dall’Associazione e sul ruolo svolto dagli uomini e dalle donne delle terme, operatori, medici e ricercatori, che hanno contribuito a far crescere la reputazione dell’offerta termale in Italia.

Nel corso dei cento anni ci siamo fatti ascoltare e molte delle nostre proposte sono divenute vincenti perché abbiamo sempre creduto nelle persone, nella validità delle nostre argomentazioni, supportate da motivazioni condivisibili, con proposte spesso innovative rispetto al contesto di riferimento”, ha sottolineato Costanzo Jannotti Pecci.

Oggi il nostro mondo è rispettato e ammirato perché ha ormai preso concretamente forma il benessere termale che coniuga cura e presa in carico del più complessivo stato di benessere della persona” continua Jannotti Pecci.

Unico rammarico espresso dalla presidenza Federterme è quello di non essere riusciti a trovare con gli interlocutori istituzionali una via d’uscita allo stato di gravissima crisi nella quale versano molte delle terme in mano pubblica.

Per Roberto Speranza, Ministro della Salute:” Il settore è sicuramente tra quelli che richiede investimenti, progettualità, formazione, assieme al recupero di quelle tradizioni che sono parte della nostra storia”.

Quasi il 90% degli stabilimenti opera in regime di accreditamento con il servizio sanitario nazionale, erogando prestazioni di comprovata efficacia terapeutica nel rispetto di una serie di standard qualitativi e quantitativi.

Aldo Ferruzzi, Presidente FoRST, spiega quali sono le nuove sfide della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale: “la prima è sul fronte della comunicazione, informazione istituzionale e diffusione dei risultati raggiunti in questi anni. La seconda sfida è sull’impiego di strumenti e metodologie di ricerca sempre più sofisticate e sulla consapevolezza della necessità d’intervenire per cercare e suggerire risposte positive e utili nei processi di cambiamento economico e sociale in atto, come migrazioni, stili di vita e invecchiamento della popolazione”.

Gianfranco Battisti, Presidente Federturismo Confindustria sottolinea:” Federterme ha sempre assicurato una partecipazione attiva, volgendo un ruolo di riflessione attenta, di sintesi e di proposta sull’evoluzione delle esigenze del sistema e della filiera dell’industria dei viaggi e del turismo, con una specifica attenzione agli aspetti economici, sociali e ambientali, dell’ospitalità, della salute e del benessere termale sui territori”.

Secondo i dati provvisori di Federterme, nel 2018 i ricavati totali del settore termale si sono avvicinati alla soglia dei 760 milioni di euro. I ricavi delle cure termali convenzionate sono risultati pari a 118,9 milioni e quelli dei “servizi complementari” a 639,5 milioni. Veneto, Emilia Romagna, Campania e Toscana hanno continuato ad assorbire la quasi totalità dei flussi della mobilità sanitaria.

Al termine dell’evento emerge la convinzione che il centenario Federterme è un’occasione per riflettere sulla storia dell’industria e sulla cultura delle terme, una riflessione utile per andare oltre come impresa e come Paese.