Indicatori in forte crescita per King Holidays, tour operator sul mercato italiano da oltre 30 anni, facente capo al colosso Springwater Tourism: i numeri dei primi mesi del 2023 sono superiori rispetto a quelli del 2019, sia sul fatturato che sui passeggeri, prenotati e partiti. La crescita è equamente ripartita in tutta Italia, a conferma del costante e continuo impegno di King Holidays in questo periodo di grande ripresa.
Sempre più apprezzata la formula “Partenze Garantite”, che offre il vantaggio del prezzo fisso: un aspetto che rende la soluzione facile da vendere e, allo stesso tempo, semplice da prenotare per l’agenzia, anche online, attraverso la piattaforma trade. Tra le destinazioni best seller, che in alcuni casi sono arrivate a triplicare le performance del 2019, si annoverano: Portogallo, Malta, Marocco e Giordania. Da segnalare anche gli ottimi risultati di Spagna e Turchia.
Se il bilancio dei primi mesi è positivo, altrettanto incoraggianti sono le aspettative per la primavera, complice un calendario particolarmente favorevole. Nel periodo da aprile a giugno il TO ha acquisito quasi mille posti volo in vuoto pieno con compagnie di linea, rafforzando le proposte per Pasqua e Ponti, con numerose offerte di tour sul medio raggio e city break nelle principali città europee come Barcellona, Atene, Lisbona, Parigi e Istanbul.
Outlook positivo anche per l’estate che si preannuncia particolarmente calda non solo dal punto di vista climatico, ma anche per l’andamento delle prenotazioni: la vendita del prodotto estivo, ad oggi, è anticipata rispetto al passato e ha già raggiunto il 15% di advance booking. Un risultato trainato soprattutto dal segmento gruppi, che rispetto al 2019 cresce del 40%.
“In questi mesi – dichiara Roberto Minardi, Direttore Commerciale King Holidays – abbiamo rafforzato la partnership con la distribuzione, consolidando e fidelizzando il rapporto con le agenzie di viaggio che hanno dimostrato continuità e voglia di collaborare. Il futuro si prospetta roseo: l’approccio trasparente e meritocratico, unito agli storici asset competitivi del brand, ci hanno permesso di raggiungere questi risultati”.