di Liliana Comandè.
Tra antichi palazzi, templi, spiagge bianchissime e mare stupendo la Thailandia è una continua meraviglia!
Un lieve e caldo vento accarezza il corpo di chi si avventura sui dirupi montuosi di Chiang Mai mentre lo sguardo spazia sul vasto e verde paesaggio ricco di suggestioni. Sembra quasi il respiro della giungla piena di misteri. Porta con sé il fruscio del suo mondo magico fatto di passi furtivi, di ramoscelli che si muovono, come se sentissero una musica che impedisce loro di stare fermi, e, infine, dell’inebriante profumo dei fiori colorati e selvaggi.
Questa terra, situata a nord della Thailandia, è definita anche il “Triangolo d’oro”, e appare come un frammento dei Giardini mitologici, uscita dal mondo degli antichi miti e lanciata quaggiù, dove scorrono le limpide acque dei ruscelli, ma non le lancette dell’orologio. Qui il tempo sembra essersi fermato. E’ tutto naturale, semplice, e niente è stato alterato dall’uomo, rispettoso delle tradizioni e della natura.
La città di Chiang Mai sembra un quadro uscito per caso da uno di quei libri che raccontano storie di grandi avventurieri, di mercanti girovaghi e di giovani donne dal grande fascino. Vi sono ancora lunghi tratti delle antiche mura in mattoni rossi che dovevano proteggerla dagli attacchi delle tribù del nord, il fossato colmo d’acqua limpida dove vivono enormi pesci colorati.
E poi a dare un tocco di poesia a questo angolo incontaminato dal caos della cosiddetta “civiltà industrializzata”, ecco i templi: sono numerosi, con la facciata a mattoni rossi e ornata da sontuosi fregi color oro. L’interno rispecchia la semplicità della fede per Buddha: c’è gente che prega con i bastoncini d’incenso che bruciano tra le mani giunte e tante foglioline dorate sulla statua della divinità.
E’ una città dove la vita scorre placida tra gente che ha sempre il sorriso stampato sulla bocca ma che, nelle ore notturne, si anima. E tutto ad un tratto il paesaggio muta completamente. Si accendono mille luci lungo la strada, sono quelle del mercato, animatissimo, coloratissimo, dai tanti prodotti in mostra, tutti invitanti. La scenografia è resa ancora più suggestiva dalle musiche e dalle danze in piazza. Colori, suoni, aromi, come quelli delle “ banane fritte”, servite con il miele. Il tutto è condito da tanta allegria e semplicità.
Fuori dalla città cambia il paesaggio ma non lo spirito. Tra le balze rosse, maculate dal verde della macchia, il fuoristrada arranca verso i villaggi delle fiere tribù dei Meo o dei Karen.
L’urbanistica è quella della rete di semplici capanne davanti alle quali si respira un’atmosfera di povertà dignitosa. C’è gente che lavora, intreccia foglie e lavora canne di bambù. Le donne, nel variopinto e ricco abito tradizionale, stanno davanti agli antichi telai e creano tessuti colorati. Qui tutti sono artisti, ispirati da una luce che illumina soprattutto le anime.
La strada che unisce Chiang Mai a Chiang Rai è una lunga striscia che diventa color argento sotto i caldi riflessi del
sole, è il fiume Koc, grande affluente del Mekong. Qui siamo a pochi chilometri dai confini con la Birmania e il Laos e si respira l’aria delle zone di frontiera. Mentre la piroga scivola dolce sulle acque, sulle
rive c’è tutto il fervore di mercanti e viaggiatori.
L’impressione è quella di essere tornati indietro, all’epoca del grande viaggiatore Marco Polo.
Poi la superficie si increspa, tra le rocce si formano ghirigori spumeggianti: ci sono le rapide, ma non fanno paura perché la sicura mano del “traghettatore” sul timone è sicura e riesce a superare i punti difficili con incredibile bravura lasciando al viaggiatore la meravigliosa esperienza di avere vissuto un’avventura fuori dal comune.
Da Chiang Rai al confine con la Birmania ci sono solo pochi chilometri di strada punteggiata da palmizi e spettacolari templi buddisti.
Phuket, mare cristallino e spiagge bianchissime.
La calda brezza dei tropici accarezza gli alti palmizi e il fruscio fa da sottofondo al melodioso cinguettare
degli uccelli mentre una lieve risacca del mare colore smeraldo accarezza chi si avventura in questo angolo di terra. Siamo a Phuket, frammento di natura, spesso ancora allo stato puro, incastonato in un mare stupendamente trasparente, magico luogo perché può dare corpo ai sogni e far galoppare la fantasia.
Quest’ isola della Thailandia va bene per tutti i gusti: offre divertimenti, musica, gastr
onomia, shopping a chi si immerge tra le fantastiche luci delle strade di Patong, ma riserva angoli di sogno a quanti cercano momenti di rifugio nelle sue baie piene di fascino, nelle isolette che, come una collana di perle preziose, la circondano.
E’ difficile resistere al fascino di questi luoghi: poesia e magia di odori e colori, sensazioni romantiche e voglia di avventura si intrecciano fino a formare una fantastica miscela di fantasia e realtà. Un esempio? La spiaggia della baia di Katha, dove uno splendido e funzionale albergo convive con casette di pescatori e lindi ristoranti dove trionfano gustosi e, soprattutto, economici piatti a base di pesce fresco.
Tutto il resto è natura allo stato puro. La scenografia può essere indifferentemente quella uscita dalla fervida fantasia della penna di Salgari con le sue storie di pirati e di tigri malesiane, oppure l’altra, altrettanto avvincente, di grandi passioni, sbocciate dalle pagine di un romantico narratore di amorose storie.
Phuket riesce ad offrire molto a chi cerca rifugio nella fantasia. La baia di Katha Beach è chiusa da un’isoletta deserta, una piccola collina verde circondata dal mare color smeraldo.
Dalla punta meridionale della baia è possibile raggiungerla nuotando in un’acqua sempre trasparente, calma e calda. Non ha dunque misteri per chi vuole avventurarsi nei suoi meandri.
Eppure la sua presenza evoca strane sensazioni: quelle di trovarsi nel rifugio di antichi pirati o nei nascondigli di romantici amanti. Sulla costa la candidissima sabbia crea un contrasto di colori con il verde delle palme tropicali, delle siepi di mangrovie e della bellezza delle piante rampicanti i cui fiori sono un tripudio di colori.
Il paesaggio vario alimenta il piacere della scoperta. E’ come se gli occhi trasmettessero a tutto il resto del corpo un senso di felicità e di ritorno alle origini.
Andando verso sud si può scoprire cosa nasconde la verde collina che scende a strapiombo sul mare. La gradevolezza della passeggiata sulla battigia, addolcita dalla calda carezza della risacca marina, diventa un’eccitante sorpresa quando si scopre che in fondo alla baia di Katha c’è un angolo mozzafiato formato da un fiume che si confonde con il mare, formando una verde laguna.
Sull’acqua dondolano placidamente piroghe di altri tempi, le cui esili prue sono cinte da coloratissimi veli e profumate ghirlande di fiori, espressione della devozione dei pescatori. E per dare il tocco finale al quadro che rappresenta un paesaggio paradisiaco c’è anche un rosso ponticello sormontato da una slanciata cupola che assomma tutti gli aspetti più affascinanti della raffinata cultura tailandese.
Avventurandosi invece sulla parte opposta della baia, tra le rocce modellate dal mare, c’è il piacere di scoprire la natura dei fondali, il movimento dei variopinti abitanti degli anfratti, la fuga verso il largo dei pesci quando la marea sta per calare. E poi arriva l’ora del tramonto.
Quando l’orizzonte diventa infuocato, il cielo assume mille tonalità che vanno dall’arancione, che ricorda quello degli abiti dei monaci buddisti, per arrivare al rosa, fino a raggiungere il colore indaco, quello che avvisa che termina un giorno ed inizia una notte… Muore il giorno sulla baia ma la notte porta una nuova ventata di fascino su questa terra senza tempo.
Cambia la scenografia, ma non per questo è meno affascinante. C’è la bianca luna che si riflette con i suoi argentei raggi nel mare cristallino, ma non più trasparente perché è buio, mentre dalla vicina giungla giungono le “voci” degli animali notturni.
E’ facile lasciarsi prendere dall’emozione dei galoppanti sentimenti, cullarsi sulle ali della fantasia: qui tutto è magia e poesia. Per chi vuole, qui ci si può disintossicare e dimenticare la civiltà del consumismo occidentale e rigenerare il corpo e lo spirito.
Ma c’è anche un altro aspetto da non trascurare: quello gastronomico. Qui pesci pregiati e aragoste sono piatti comuni, alla portata di tutte le tasche.
E poi la cucina thailandese è la sublimazione delle ghiottonerie. A cominciare delle squisitissime “banane fritte” servite con miele e gelato di cioccolato, vaniglia o cocco.
E poi la realtà allegra e spensierata di ogni luogo di vacanza che si rispetti è sempre a portata di mano, tra le musiche e gli odori del giardino dell’albergo, oppure fuori negli animatissimi mercati notturni dove di trova di tutto, soprattutto la felicità di una vacanza non solo simpatica e allegra, ma anche sicuramente diversa.
Perché qui si riscopre il piacere di sognare ad occhi aperti, anche se sei già dentro un sogno!
Gentile signora Comandè,
ho appena finito di leggere il suo Reportage, è semplicemente stupendo!!!!Complimenti per ciò che ha scritto!!!Un saluto
Che posto stupendo, mi ha fatto venire una voglia matta di partire!!!
Sempre illuminanti e cosi ben descritti i suoi articoli. Buon lavoro e continui così.
Cara Liliana, mi hai riportato indietro nel tempo, mi hai fatto ricordare la prima volta (1972) che ebbi l’occasione di visitare questo magnifico angolo del mondo. Molto forte fu la tentazione di non usare il volo di ritorno in Italia. Nel tempo ci sono stati immancabili cambiamenti, ma l’atmosfera a me pare sempre bellissima ed irreale. Appropriata la definizione: ” la terra del sorriso e dell’armonia”. Grazie !!!
Grazie Luigi, è veramente un magnifico angolo di mondo. E’ una destinazione che spazia fra la modernità delle città e l’antico delle tradizioni e delle usanze quando ti allontani dalla capitale. L’Oriente è sempre stato un mondo che mi ha affascinato, proprio per l’armonia che regna tra l’uomo e la natura e per il sorriso che illumina i volti dei suoi abitanti.
Carlo, faccio sempre del mio meglio. Grazie
Marco, evidentemente lei non è del settore, ma mi piace l’espressione che ha usato. Ci vada, non se ne pentirà.
Grazie Caterina, ho descritto le mie impressioni che, mi auguro, riescano a trasmettere qualche emozione su una terra bellissima.
Bellissimo reportage. Ha descritto il mio viaggio di nozze! Il minitour Chiang Mai e Chiang Rai è stato meraviglioso, per poi arrivare a fine vacanza a Phuket con le sue spiagge bianche.. e che scorpacciate di aragoste. Sicuramente il suo reportage sarà un ottimo spunto e invoglierà chi ancora non ha avuto la fortuna di visitare questo splendido paese. Brava Liliana
Grazie Giorgia. Sicuramente il tuo sarà stato un bellissimo viaggio di nozze e mi auguro veramente che altri seguiranno il suo esempio. E non solo per un viaggio di nozze.
E’ incredibile come ogni volta riesce ad utilizzare parole così belle e coinvolgenti che sembra di vedere davvero i posti da lei descritti. Complimenti !
Ciao Liliana! Una frase, una meraviglia vera, mi permetto di rubartela:
Quando l’orizzonte diventa infuocato, il cielo assume mille tonalità che vanno dall’arancione, che ricorda quello degli abiti dei monaci buddisti, per arrivare al rosa, fino a raggiungere il colore indaco, quello che avvisa che termina un giorno ed inizia una notte… Muore il giorno sulla baia ma la notte porta una nuova ventata di fascino su questa terra senza tempo.
Che dire ? Un tramonto descritto meglio di così non esiste… Accompagnato poi da quella splendida foto, diventa tutto molto coinvolgente! Complimenti come sempre!
Grazie Franco. Ma le parole escono spontaneamente dinanzi a scenari e spettacoli della natura molto belli.
Complimenti vivissimi! ti ringraio per il tuffo nel passato che mi hai fatto fare con le fotografie e le tue descrizioni.. Mi sembrava davvero di rileggere quei libri di Salgari che divoravo da ragazzo! Ancora Brava!
Che meraviglia la Thailandia.. una destinazione che ho sempre proposto e venduto nella mia agenzia e che ha lasciato i miei clienti assolutamente soddisfattissimi dei servizi e del prezzo pagato. Ottima descrizione, molto coinvolgente.
Ciao Liliana! Ma stai sempre in viaggio?! Che bei posti che visiti, e come li descrivi bene! Sembar di stare li con te… Al prossimo viaggio!
Grazie Franco, beh, di tramonti ne ho descritti molti, poi ognuno sceglie quello che gli pace di più. Comunque grazie per aver evidenziato questa parte del reportage.
Marino, sì, sto spesso in viaggio e trovo che sia la cosa più bella del mondo conoscere sempre nuovi posti e popoli dai quali puoi imparare tante cose. Io amo il mondo proprio per la sua diversità. Dovrebbe essere così per tutti.
Sono d’accordo conte. E’ una delle destinazioni che ha un ottimo rapporto qualità-prezzo. E poi, è meravigliosa.
Bene Roberto, se ti ho fatto ripensare a Salgari sono proprio contenta. Vuol dire che sono riuscita a coinvolgerti nel racconto. Grazie
La Thailandia mi mancava, sto collezionando i suoi reportage che leggo, rileggo e “sfrutto” nel momento in cui devo proporre la destinazione ai clienti; molte informazioni,descrizioni, particolari e citazioni in merito alla storia e al folklore dei vari paesi non si trovano nei cataloghi e solo un esperto e appassionato viaggiatore può riportarle così sapientemente. I suoi reportages potrebbero anche essere un utilissimo compendio ai libri di geografia, talvolta un pò asettici e tutti uguali, sicuramente invoglierebbero di più gli studenti. Aspetto il prossimo reportage per sognare e per imparare. Grazie Signora Comandè. Cordiali saluti
Che fantastico viaggio…mi piacerebbe molto andare a visitare questi bellissimi posti da lei descritti!!!Un saluto da Bologna
Un perfetto connubio tra natura, mare cristallino, storia e cultura assolutamente da non perdere. Complimenti per la descrizione.
Sono un’agente di viaggio e mi sembra così lontano questo viaggio eppure non sono passati che pochi mesi! Il Triangolo d’Oro e il mare cristallino di Phuket! Due settimane di incanto organizzate nel minimo dettaglio grazie all’Interline International Club!
E con questo racconto Liliana mi hai fatto sognare di nuovo!
I templi della Thailandia del Nord sono davvero meravigliosi. Li ho visitati qualche decennio fa e ne porto ancora il ricordo della spiritualità che gli abitanti manifestavano in quei luoghi così ricchi di fascino mistico. E le varie tribù che vi abitano! Che meraviglia. Non ho avuto modo di trascorrere qualche giorno al mare, ma certo che mi sarebbe piaciuto molto. Non dubito che lo farò.
Cara Liliana i tuoi reportage mi appassionano sempre!
Anche se il mio preferito resta quello del Nicaragua e Venezuela!E’ tra i più belli che hai scritto!
Prendo spunto da una delle tue frasi che mi ha fatto sorridere “e poi la cucina thailandese è la sublimazione delle ghiottonerie” perchè è vero!Sono rientrata dalla Thailandia con 4kg di troppo!Sfido chi dice si mangia male!Questo paese non ha una nota stonata!
Un sogno in tutto e per tutto!
Ciao Liliana! Complimenti per il tuo reportage, si riassume tutto nella tua ultima frase che, permettimelo, ti rubo: Perché qui si riscopre il piacere di sognare ad occhi aperti, anche se sei già dentro un sogno!
Nulla di più veritiero, Mi sembrava di stare davvero in un pezzo dell’Eden, spiagge meravigliose, palme, e tantissima gente locale che è sempre disponibile, gentile e cortese. Un giorno spero di fare anch’io lo stesso viaggio. Buon week end e grazie per trasportarci nei luoghi che visiti.
Complimenti sig.ra Comandè, leggo sempre con grande attenzione e trasporto i suoi reportage e sono solito farli leggere anche ai miei clienti quando chiedono la destinazione da lei visitata e anche loro le trovano sempre molto molto utili. Grazie e aspetto allora il prossimo viaggio!
Bellissime descrizioni di un paese meraviglioso.
Non sono del settore turistico, ma una sua grande lettrice. Mi interessano molto i suoi articoli in prima pagina e i suoi reportage. Mi avevano già parlato molto bene della Thailandia, il suo reportage mi ha convinto ancora di più. Sarà una delle mie prossime mete da “prenotare” presso un’agenzia di viaggio” come lei sottoliena, o fa sottolineare,negli articoli pubblicati sulla sua rivista. Grazie per farci sognare, ma anche a inidirizzarci su certe destinazioni piuttosto che su altre. Le auguro un buon fine settimana.Con tuttala mia stima