di Tiziana Conte
Nonostante la crisi internazionale il tour operator Veratour continua a registrare dati incoraggianti e cerca nuove mete in grado di soddisfare la sua clientela. A parlarci dei risultati raggiunti e nuovi progetti è il direttore commerciale Massimo Broccoli intervistato nel corso della recente Borsa Mediterranea del Turismo a Napoli dove l’operatore era presente con un suo stand a rimarcare l’importanza del mercato del centro sud Italia: “È il nostro mercato di riferimento, e stiamo sviluppando le collaborazioni sul territorio campano e pugliese attraverso il nostro progetto VeraStore”. Alla Bmt l’operatore porta le novità della stagione estiva che si prospetta rosea.
“Il conflitto in Medio Oriente ha condizionato il mercato e le vendite su Egitto e Mar Rosso che stanno soffrendo, ma siamo riusciti a compensare le perdite grazie alla crescita importante del lungo raggio che ci sta dando positivi riscontri soprattutto su Maldive, Madagascar, Zanzibar Kenya, Oman che hanno risposto molto bene in termini di vendite invernali così come i Caraibi che stanno andando moltissimo, soprattutto Santo Domingo e Giamaica ma anche il Messico”. Entusiasmo, quindi, in casa Veratur le cui vendite viaggiano con una crescita a doppia cifra. Non preoccupa più di tanto il calo del prodotto Mar Rosso/Egitto del 20% sul 2023 considerando che, quello passato, è stato anno record per il nostro Egitto, quindi un calo relativo, anche in virtù del fatto che stiamo parlando di un’area condizionata da quello che sta succedendo in Israele e Palestina. Un calo solo del 20%, quindi, evidenzia la voglia di vacanza degli italiani per la destinazione: insomma ci stiamo difendendo bene e siamo fiduciosi che la seconda parte dell’anno porterà risultati migliori per questo prodotto”
Intanto l’operatore romano sta pensando a nuove mete anche se Broccoli non si sbilancia: “Stiamo puntando sul lungo raggio per soddisfare al meglio la nostra tipologia di clientela medio-alta che richiede destinazioni esotiche e ci piacerebbe qualcosa nell’area caraibica che sta crescendo tanto ma che ha bisogno di novità visto che storicamente i tour operator che lavorano con i charter propongono il triangolo Messico, Cuba e Santo Domingo. Fra le nostre più recenti aperture c’è la Giamaica e fino al 2019 avevamo aperto anche Antigua, poi nel periodo post covid non siamo riusciti a replicare l’operazione, ma non ci dispiacerebbe tornare in quell’area anche perché in Africa e Oceano Indiano siamo già molto presenti con villaggi a Zanzibar, Kenya, Madagascar e Mauritius”.