di Tiziana Conte
Il Paese del Sorriso piace sempre di più ai turisti italiani che nonostante l’aumento del costo del biglietto aereo continuano a sceglierla come meta delle vacanze. A spiegarci il motivo di questo successo è il direttore marketing dell’Ente del Turismo della Thailandia, Sandro Botticelli, intervistato nel corso della recente Borsa Mediterranea del Turismo, che si è svolta a Napoli, e dove la Thailandia era presente con un proprio stand.
“I flussi turistici italiani sono in crescita con un primo trimestre iniziato alla grande:.gennaio e febbraio hanno registrato 55 mila turisti italiani il 90% dei numeri del 2019. Un gran risultato se consideriamo che il prezzo medio del biglietto aereo è aumentato del 41% e senza il volo diretto che comunque tornerà solo da Milano e dal 1 luglio di quest’anno.
Un primo trimestre quindi inaspettato che “beneficia dell’attuale spostamento dei flussi turistici, dovuto alle guerre in atto, dal Nord Africa e Medio Oriente verso l’Asia”. E anche il fareward booking dell’estate conferma che il trend è in crescita nonostante il caro carburante abbia inciso sul costo dei voli: “Se andiamo a confrontare il prezzo medio bsp del 2024 con il 2019 siamo al 41% di incremento e questo è il motivo per cui non ci aspettavamo un forte incremento dei turisti, ma evidentemente l’italiano pur di andare in vacanza è disposto a spendere”.
Evitare l’overtourism
“Negli anni in cui l’afflusso dei turisti è stato inferiore abbiamo promosso le classiche destinazioni, ma adesso che i numeri stanno tornando ai livelli pre covid c’è bisogno di tornare a promuovere località meno battute dal turismo di massa spostando, per esempio, i flussi eccessivi invernali di Puket su destinazioni meno affollate ma altrettanto attraenti tipo Khao Lak, krabi, koh Lanta; stessa cosa andremo a fare nel periodo estivo nel momento in cui Samui, che è l’isola per eccellenza dell’estate, tornerà ai numeri del 2019, promuovendo seconde destinazioni che custodiscono ancora il fascino della Thailandia più autentica”.
Le scelte degli italiani
“Gli Italiani effettuano viaggi con una permanenza media di 15 giorni e preferiscono generalmente il classico pacchetto tour e soggiorno balneare, proposto dalla maggior parte degli operatori, che prevede tre notti a Bangkok, quattro notti con tour culturale del Nord con visita alle antiche capitali Ayiutthaya, Sukhotha, Chiang Mai Chiang Rai e la seconda settimana dedicata al mare, se d’inverno nella zona del Mar delle Andamane, se d’estate nel Golfo della Thailandia”. Il grande boom della Thailandia dal 2015 al 2020 ha portato anche nuovi operatori che hanno incluso il Paese del Sorriso nella programmazione: “Ad oggi sono 45 in Italia: quasi un raddoppio rispetto a dieci anni fa e sono concentrati principalmente al Nord.”