Una mostra molto bella, ricca e ben fatta
Chi non riconosce un quadro di Botero? La sua unicità e bravura gli hanno fatto conquistare un “posto d’onore” nel panorama artistico mondiale.
Roma gli sta rendendo omaggio attraverso la più grande mostra mai dedicata all’artista colombiano ed esposta in Italia.
La mostra, ospitata a Palazzo Bonaparte, raccoglie oltre 120 opere tra dipinti, acquerelli, sculture in bronzo e in marzo. L’esposizione, che si protrae fino al 19 gennaio e che sin dalla sua inaugurazione avvenuta il 17 settembre u.s. ha riscosso un grande e meritato successo, è molto ben fatta perché, oltre ad essere disposta per periodi e per temi, ha la giusta illuminazione.
L’inconfondibile pittura di Botero rappresenta i vari periodi che hanno segnato la sua vita ma quasi sempre riferiti a quelli in cui ha vissuto in Colombia.
Splendidi i dipinti ispirati a Piero della Francesca, a Velasquez, a Goya così come tutti quelli più noti dedicati alle sue eleganti donne e uomini dalle forme morbide e rotondeggianti.
Ma ci sono tele ispirate al mondo del circo con trapezisti, giocolieri e a quello della corrida con toreri e tori.
Ma Botero, fu anche un uomo coraggioso perché ebbe l’audacia di “prendere in giro” anche il clero negli anni ’50/60, quando era anche pericoloso averlo contro, mettendone in rilievo i privilegi così come come quelli dei politici e dei militari anche loro immortalati melle tele dell’artista.
Drammatiche, invece, le scene che mostrano le torture che gli americani hanno inflitto ai prigionieri ad Abu Grahib e, forse, come sottolinea la voce narrante del video-documentario all’inizio del percorso della mostra, ci ricorderemo di quegli orrori grazie ai quadri di Botero.
Ci sono varie sculture molto interessanti che rappresentano figure umane e animali, in marmo e in bronzo, e sono chiaramente subito riconoscibili come sue opere.
Fernando Botero, artista romantico, concreto, osservatore, coraggioso, è stato sempre coerente con l’idea che aveva del genere di pittura (e non solo) che voleva fare.
È sempre stato fedele al suo stile.
Uno stile inconfondibile che si può chiamare solo stile “Botero”!
Consiglio vivamente questa mostra, una fra le più belle esposte nella capitale, ma per gli amanti di Botero sono una gioia per gli occhi e per l’anima.
Per chi ancora non lo conosce, può essere una bellissima scoperta.
L.C.