di Tiziana Conte

 

“Assumere la presidenza di Confindustria Alberghi è per me un grande onore e una responsabilità che accolgo con entusiasmo.” Lo ha dichiarato Elisabetta Fabri, a chiusura dell’Assemblea Generale di Confindustria Alberghi che l’ha eletta neo presidente. Fabri succede nell’incarico a Maria Carmela Colaiacovo, consigliera del CNEL. Ed è proprio nella sede del Consiglio Nazionle dell’Economia e del Lavoro, a Villa Lubin, che  si è svolta l’Assemblea.

A fare gli onori di casa Renato Brunetta, presidente del CNEL, che ha sottolineato il ruolo strategico del settore dell’ospitalità per il nostro Paese, “capace di rappresentare il meglio dell’Italia nel mondo attraverso l’eccellenza, l’innovazione e la sostenibilità”. Brunetta si è  congratulato con Elisabetta Fabri per la nomina a presidente di Confindustria Alberghi, l’Associazione che ha al CNEL una sua diretta rappresentanza, ed ha espresso  un sincero ringraziamento per il lavoro svolto da Maria Carmela Colaiacovo.

 

Crescita, made in Italy e sostenibilità tra le priorità della presidenza Fabri che sarà supportata dalla neo eletta squadra dei vice presidenti: Antonio Zacchera, vice presidente vicario,  Massimo Caputi, Giancarlo Carriero, Nicola Vladimiro Ciccarelli, Maria Carmela Colaiacovo, Marco Gilardi e Sofia Gioia Vedani. Eletti inoltre i primi 8 componenti del Comitato Direttivo per il biennio 2024/2026.

Fabri, che è presidente di Starhotels, ha fatto sapere che si  impegnerà a lavorare in sinergiacon tutti i membri dell’Associazione “per affrontare le sfide che ci attendono e costruire un futuro di crescita condivisa, in cui il turismo possa continuare a essere un motore di sviluppo economico e culturale”. Sarà un mandato ricco di sfide e opportunità. Tra le priorità temi chiave come l’evoluzione dei profili turistici, la destagionalizzazione, la gestione sostenibile dei flussi e l’adozione di modelli ESG. A questo si aggiunge l’impatto delle nuove tecnologie, con particolare attenzione al ruolo dell’AI nel ridefinire dinamiche e strategie del settore.

In questo panorama, Confindustria Alberghi è chiamata a consolidare il proprio ruolo, rafforzando autorevolezza e riconoscibilità tra gli stakeholders e la capacità di incidere sulle politiche di settore, facendosi portatore delle istanze di operatori che si confrontano quotidianamente con un mercato ricco di opportunità, ma attraversato da un profondo cambiamento.

La ministra del Turismo, Daniela Santanchè è intervenuta nel corso dell’evento evidenziando  che nel settore occorre puntare non tanto sulla quantità dei turisti quanto sulla qualità. “Bisognerà investire sulla formazione e sulla qualità dei servizi offerti per riportare l’Italia sul primo gradino del podio a livello globale”. La Ministra ha poi ricordato il sostegno agli imprenditori  anche attraverso i fondi del fri tur di 1 miliardo e 380 milioni e ha precisato: “L’’innalzamento della qualità passa anche dall’investimento in formazione e su questo c’è un bando aperto a cui invito tutti a partecipare.”

I lavori sono proseguiti con una tavola rotonda alla quale ha preso parte Leopoldo Destro, delegato di Confindustria ai Trasporti, alla Logistica e all’Industria del Turismo, che  ha sottolineato l’importanza di valorizzare l’accezione industriale di questo comparto e della sua filiera promuovendo sinergie con altri settori industriali e puntando su quella che lui definisce la teoria delle tre D: digitalizzazione, diversificazione  destagionalizzazione.

In chiusura il Sen. Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha precisato che “l’Italia non è il Paese del turismo ma dei turismi” perché offre tanti scenari diversi  e ha ricordato che il Ministero del Turismo sta facendo passi avanti come dimostra l’introduzione del Codice Identificativo Nazionale e gli investimenti sulla formazione degli operatori del settore”.