Di Stefano Modena
L’Italia non è solo arte, cultura e cucina. Nel cuore dell’Europa, sempre più stranieri scoprono un nuovo volto della Penisola: quello sportivo. I numeri parlano chiaro. Secondo gli ultimi dati diffusi da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo), nel 2024 il turismo sportivo ha fatto segnare un’impennata significativa, confermando l’Italia come una delle mete più ambite per chi unisce vacanza e passione sportiva.
L’ITALIA CONQUISTA GLI APPASSIONATI: +4,7% DI TURISTI SPORTIVI
Sono stati circa 560 mila i viaggiatori internazionali che nel 2024 hanno scelto l’Italia per una vacanza legata a eventi sportivi, con una crescita del 4,7% rispetto all’anno precedente. Un’affluenza che ha generato quasi 2 milioni di pernottamenti (+8,7% rispetto al 2023), segno che chi arriva per lo sport spesso prolunga la permanenza, cogliendo l’occasione per scoprire il territorio.
La spinta arriva da eventi di richiamo internazionale come gli Internazionali di Tennis di Roma, appuntamento clou di maggio. Il Ministro del Turismo Daniela Santanchè, presente all’evento, ha dichiarato: “Sport e turismo rappresentano un binomio vincente per l’Italia, contribuendo significativamente al successo del settore turistico tricolore e al benessere della nostra Nazione. Gli eventi sportivi, di cui gli Internazionali di Tennis sono una delle espressioni più notevoli, attirano visitatori da tutto il mondo, valorizzando ulteriormente le nostre destinazioni turistiche e generando benefici economici di grande rilievo. Siamo orgogliosi di vedere l’Italia come meta di elezione per i turisti sportivi internazionali, e continueremo a sostenere e promuovere questo segmento per rafforzare ulteriormente la nostra industria turistica”.
UN IMPATTO ECONOMICO CHE VALE ORO
Il turismo sportivo non è solo una passione, ma anche un motore economico. Nel 2024, il solo apporto dei turisti stranieri giunti in Italia per eventi sportivi ha generato un impatto economico pari a 338 milioni di euro, con un incremento del 3,3% rispetto al 2023. Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Austria, Paesi dove lo sport è vissuto come cultura e occasione di viaggio, sono stati i principali mercati di provenienza.
Secondo Ivana Jelinic, AD di ENIT, “eventi e manifestazioni sportive rappresentano un gancio importante per lo sviluppo del turismo in Italia, in grado di generare un impatto economico positivo su tutto il territorio. Attraendo viaggiatori stranieri in concomitanza con grandi appuntamenti di sport, l’Italia fa conoscere le sue bellezze uniche”.
IL CENTRO ITALIA IN POLE POSITION
La geografia del turismo sportivo premia in particolare il Centro Italia, che registra la maggiore concentrazione di eventi (2,2 per ogni 1.000 abitanti) e oltre 1.182 presenze ogni mille residenti. Le destinazioni turistiche ad alta densità ospitano il 34,4% degli eventi sportivi, ma qui si concentra anche la stragrande maggioranza dei biglietti venduti (73,9%).
Un dato interessante riguarda anche il pubblico italiano: il 6,5% delle vacanze brevi degli italiani e il 3,3% di quelle superiori alle quattro notti hanno motivazioni sportive, a dimostrazione che questo tipo di turismo sta conquistando anche i residenti.
UN SETTORE DA SOSTENERE E VALORIZZARE
Con una media di 1,4 eventi sportivi ogni mille abitanti sull’intero territorio nazionale, l’Italia dimostra di avere un’eccellente capacità organizzativa e ricettiva. Il turismo sportivo non solo diversifica l’offerta turistica, ma contribuisce a destagionalizzare i flussi, attirando viaggiatori in periodi meno affollati.
Per il futuro, la sfida sarà quella di sostenere e promuovere questo comparto in espansione, investendo in infrastrutture, marketing e sinergie tra sport, cultura e ospitalità. Un percorso già tracciato che ha tutti i numeri per trasformare l’Italia nella capitale europea del turismo sportivo.
IN BREVE:
- 560.000 turisti sportivi stranieri nel 2024 (+4,7% vs 2023)
- Quasi 2 milioni di pernottamenti generati
- 338 milioni di euro di impatto economico (+3,3%)
- Eventi concentrati soprattutto nel Centro Italia
- Germania, Paesi Bassi, Belgio, UK e Austria i principali mercati