
La mostra internazionale itinerante, “Giordania: alba del cristianesimo”, dopo il grande successo del suo debutto in Vaticano, lo scorso febbraio e marzo, approda ad Assisi nel suggestivo Palazzo del Monte Frumentario.
Organizzata dal Ministero del Turismo e delle Antichità della Giordania in collaborazione con la Città di Assisi e curata dal direttore Eyad AlKhzuz, la mostra riveste un profondo significato simbolico e spirituale. Assisi è la città natale di san Francesco, una delle figure più venerate della tradizione cristiana, noto per il suo messaggio di pace, umiltà e dialogo interreligioso.
“È un grande onore per Assisi – hanno sottolineano il sindaco Valter Stoppini e l’assessore alle politiche per il centro storico Donatella Casciarri – ospitare questa mostra internazionale che, oltre ad avere un enorme valore culturale, simbolico e spirituale, lancia al mondo un messaggio di pace e speranza.
Temi fondamentali, che assumono un significato ancora più forte, nel difficile momento storico che stiamo vivendo. Nel segno di San Francesco, Assisi è universalmente riconosciuta come città della pace e del dialogo interreligioso e porta avanti tale vocazione anche attraverso iniziative del genere”.
“Assisi occupa un posto speciale anche nel cuore dei giordani – fa sapere il Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania, Lina Hannab – Nel 2019 Sua Maestà il Re Abdullah II ha ricevuto proprio qui la Lampada della Pace, in riconoscimento del suo costante impegno per la pace, la dignità e l’armonia interreligiosa – valori profondamente sentiti dal popolo giordano e incarnati dallo stesso san Francesco.
Questa risonanza spirituale assume un significato ancora più profondo nel 2025, proclamato dal compianto Papa Francesco come Anno Giubilare della Chiesa cattolica, con il tema “Pellegrini di speranza” – una celebrazione rara, che si tiene solo ogni 25 anni, e che invita i fedeli a rinnovare il proprio cammino di fede”.
La mostra accende i riflettori sulla ricchezza del patrimonio cristiano della Giordania, attraverso i suoi luoghi di pellegrinaggio riconosciuti ufficialmente dal Vaticano. Il percorso inizia con le acque sacre del Sito del Battesimo, Betania oltre il Giordano, dove Gesù Cristo fu battezzato da Giovanni Battista sulla riva orientale del fiume – un luogo di immensa forza spirituale, inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità UNESCO.
Da lì il viaggio di fede prosegue fino al Monte Nebo; alla Chiesa di Nostra Signora del Monte ad Anjara, legata al passaggio della Sacra Famiglia; a Tell Mar Elias, ritenuto luogo natale del profeta Elia; e fino ai ventosi altipiani di Macheronte, la fortezza dove Giovanni Battista fu imprigionato e martirizzato. La mostra vuole anche richiamare l’attenzione sull’importanza del turismo religioso e della sua promozione in Giordania: meta cristiana tra le più significative a livello globale.