di Franca D.Scotti

A Bruxelles  attrazioni irresistibili: cioccolaterie, il Museo Choco-Story Brussels,  l’Atelier Chocolat, il Belgian Chocolate Village

 

 Che il cioccolato belga sia famoso nel mondo è fatto ben noto.

Un  aroma particolarmente intenso, materie prime eccellenti, a cominciare dal burro di cacao, realizzato con il 100% di cacao, senza grassi vegetali alternativi, la struttura finissima e la spiccata creatività dei maître chocolatier fanno del cioccolato belga una vera e propria arte.

Per approfondire il tema, a Milano, presso la Brussels House, la prima aperta nel 2017  fuori dal Belgio,  curata da Visit Brussels, è stato realizzato con un gruppo di giornalisti un workshop sul cioccolato, curato dalla Cioccolateria Charlotte Dusart (Via Bartolomeo Eustachi 47 – https://charlottedusart.com), approfondendo la storia del cioccolato belga e realizzando delle praline.

La storia del cioccolato è davvero interessante.

L’Europa ha incontrato  per la prima volta  il cacao nel 1502, vale a dire 10 anni dopo lo sbarco di Cristoforo Colombo in America. All’epoca, però, le fave di cacao venivano utilizzate addirittura come mezzo di pagamento. 26 anni dopo, Hernán Cortés portò, per la prima volta, in Europa la ricetta e gli strumenti per trasformare le fave di cacao in cioccolato.

La prima fabbrica di cioccolato è nata solo nel 1580, sul suolo iberico. Inizialmente il cioccolato veniva trasformato in bevanda: le prime botteghe di cioccolateria si diffondono nel corso del ‘600, soprattutto in Francia e Italia (Torino in particolare) e il cioccolato resta un prodotto per pochi.

Dal XVIII secolo, però, l’industrializzazione e lo sviluppo delle prime macchine per la macinazione dei semi di cacao hanno permesso la lavorazione del cioccolato su ampia scala, moltiplicandone le varietà e le forme, e rendendolo, al contempo, sempre più accessibile.

Si arriva, così, al 1912, quando il produttore di cioccolato belga Jean Neuhaus, nella sua bottega sotto gli archi delle Galeries Royales Saint-Hubert di Bruxelles, inventò la pralina: una mandorla o nocciola tostata ricoperta di cioccolato. Nel 1915 il successo era già tale che venne creato il ballotin, vale a dire una piccola scatola di cartone che permetteva di posizionare le praline una sopra l’altra senza schiacciarle.

Da allora, il profumo di cioccolato è una costante nelle vie che circondano la Grand Place, animate da decine di locali storici che propongono manon, orangette, tartufi e decine di altri capolavori del gusto. Sono nomi del calibro di Galler, Godiva, Corné Port Royal, Café Tasse e Leonidas … oltre naturalmente a Neuhaus che oggi, a oltre 110 anni dall’invenzione delle praline, ne offre più di 60 tipi diversi.

Per chi volesse recarsi a Bruxelles e visitare qualche cioccolateria, segnaliamo che le più famose si trovano nelle zone più centrali, il Sablon e il Mont des Arts, la zona intorno alla Grand-Place e le Galeries Royales Saint-Hubert.

In prossimità della Grand Place, si trova anche il Museo Choco-Story Brussels, che propone un entusiasmante percorso nel mondo e nella storia del cioccolato: dalle coltivazioni dei Maya e degli Aztechi di 3.000 anni fa alle tecniche di lavorazione più recenti, utilizzate per trasformare il cacao prima in cioccolato e poi in praline.

Ci si può mettere anche direttamente alla prova, cimentandosi nella realizzazione di tavolette di cioccolato personalizzate e altre specialità. Lo stesso vale per l’Atelier Chocolat, dove si possono preparare gustose praline anche vegane, e per il Concept Chocolate, che propone un workshop dedicato al food pairing, ovvero l’arte di abbinare il cioccolato e la birra. 

Merita una sosta anche il BCV – Belgian Chocolate Village: inaugurato nel 2014, è la più grande esposizione dedicata al cioccolato di tutto il Belgio ed è pensato prevalentemente per un pubblico di bambini e ragazzi, che possono partecipare anche a golosissimi laboratori e degustazioni. Tra gli highlights del BCV, un’esposizione permanente di sculture in cioccolato che rappresentano l’Atomium e gli altri monumenti più famosi della città, e una serra tropicale che permette di osservare da vicino le piante di cacao.

Tutte le info www.visit.brussels/it.