In collaborazione con il R&D  Google in Israele, l’Israel Antiquities Authority (IAA) ha lanciato un progetto di grande valore tecnologico e storico, grazie al quale verrà inserita sul web, a disposizione di tutti gli utenti, l’intera collezione dei Rotoli del Mar Morto, i testi biblici più antichi del mondo.
L’IAA farà uso delle tecnologie più avanzate e multispettrali per creare le immagini, in alta risoluzione, dell’intera collezione di 900 manoscritti con 30.000 frammenti dei Rotoli.

E’ la prima volta, dal 1950 che la collezione dei Rotoli del Mar Morto verrà interamente fotografata. Altri dati, in varie lingue e in diversi formati, verranno inseriti on line dall’IAA, per consentire agli utenti di eseguire ricerche approfondite. Si tratta di una nuova tecnica che permetterà di riscoprire lettere e parole dei Rotoli, cancellate dall’usura del tempo, per riportarle a nuova vita. Tali lettere o parole agevoleranno i lavori di ricerca sui Rotoli del Mar Morto.

Siamo orgogliosi di intraprendere un simile progetto che consentirà l’accesso senza limiti ad uno dei più importanti ritrovamenti del 21° secolo che”, ha dichiarato Shuka Dorfman, direttore generale dell’IAA, “riveste un’importanza fondamentale per gli studi biblici, la storia dell’ebraismo e del cristianesimo. Siamo profondamente grati alla Fondazione Leon Levy e alla Fondazione Arcadia per il loro prezioso dono e contributo a questo nostro progetto“.

Il Prof. Yossi Matias, direttore di Google-Israel R&D Center, ha affermato “Anche noi siamo fieri di partecipare a tale progetto che permetterà agli utenti di tutto il mondo di scoprire i Tesori Nazionali dell’Israel Antiquities Authority. Proseguiremo senza sosta in questo  nostro sforzo storico per rendere accessibili a tutti gli utenti metodi di conservazione degli archivi esistenti”.