Nel 2011 il turismo rappresenterà il 3,3% del PIL brasiliano e contribuirà alla creazione di 2,8 milioni di posti di lavoro. L’impatto diretto delle attività turistiche (alberghi, agenzie di viaggi, compagnie aeree e dei servizi di trasporto terrestre) rappresenterà il 3,3% del prodotto interno lordo brasiliano nel 2011 (R$ 129,6 miliardi di Reais, pari a circa 55,7 miliardi di euro).
Le informazioni sono contenute nel rapporto consegnato a Mario Moysés, presidente dell’ Ente Brasiliano per il Turismo (Embratur), da David Scowsill, direttore generale del World Travel & Tourism Council, durante la ITB (borsa del turismo internazionale), conclusasi a Berlino. Secondo Moysés, che ha ricevuto il documento dall’esecutivo WTTC presso lo stand Embratur – alla sua 33° presenza all’evento – i dati dello studio riflettono il momento particolare che sta vivendo il turismo brasiliano.
“Oltre alla Coppa del Mondo e alle Olimpiadi, i prossimi eventi sportivi di rilevanza internazionale che attireranno molti visitatori, la stabilità economica e la nuova realtà sociale del Brasile ci offrono uno scenario favorevole per progettare l’evoluzione del turismo brasiliano nel prossimo decennio”. In questo senso, la strategia di Embratur è quella di dimostrare che il Brasile è una destinazione molto interessante per la sua varietà di bellezze naturali e cultura e la modernità delle città e dei servizi.
“Un paese che offre ai visitatori stranieri cibo, cultura, sport, natura, tecnologia, comunicazione, e, naturalmente, un popolo molto aperto, allegro e sicuramente speciale”. Il rapporto “Impatto Economico di Viaggi e Turismo 2011”, realizzato dal WTTC in collaborazione con l’Università di Oxford, dimostra che l’industria del turismo crescerà annualmente circa del 4,8% fino al 2021, quando arriverà a rappresentare il 3,6% del PIL (206,9 miliardi di Reais, pari a 88,9 miliardi di euro). Lo studio esamina l’impatto delle attività del settore sul PIL dei paesi e il loro sviluppo nel mondo.
Considerando anche le altre attività ancillari al turismo, come le infrastrutture e altri servizi, l’impatto sul PIL brasiliano sarà di R$ 356,7 miliardi nel 2011 (il 9,1% del PIL), con una crescita annuale del 4,5% fino al 2021, quando raggiungerà 555,1 miliardi di Reais (9,5% del PIL). Inoltre, secondo il rapporto, le attività turistiche dirette saranno responsabili della creazione di 2,8 milioni di posti di lavoro nel 2011 (2,9% dell’occupazione totale) e di un totale di 3,5 milioni nel 2021, con una crescita del 26,1% in dieci anni.
Il contributo totale del turismo sull’occupazione del paese, considerando tutti i settori interessati, sarà di 8,1 milioni di posti di lavoro nel 2011 e 9,7 milioni nel 2021 (8,9% dei posti di lavoro nel paese). Nel 2011 il Brasile prevede di ospitare 5 milioni di turisti stranieri, che spenderanno 12,5 miliardi di Reais (circa 5.4 miliardi di euro) e, secondo le previsioni, nel 2021 il paese arriverà ad accogliere 10,6 milioni di stranieri, generando R$ 38,7 miliardi (circa 16,7 miliardi di euro), con un aumento annuale del 7,8% delle spese nel prossimo decennio.
Il rapporto sottolinea inoltre che il turismo in Brasile attirerà investimenti del valore di R$ 4,7 miliardi (circa 2 miliardi di euro), con una crescita annuale del 6,5%, raggiungendo la cifra di R$ 89,3 miliardi (circa 38,5 miliardi di euro) nel 2021. Ciò significa che sul totale degli investimenti nell’economia del paese, il turismo crescerà dal 5,8% del 2011 al 6,3% del 2021.
Queste cifre collocano il Brasile al quinto posto nella classifica mondiale per contributo totale del turismo all’occupazione (comprese le attività secondarie) e investimenti nei viaggi e nel turismo. Nella classifica mondiale per contributo diretto del turismo al PIL, contributo totale del turismo al PIL (comprese le attività ancillari) e contributo diretto per l’occupazione (alberghi, agenzie di viaggi, compagnie aeree e servizi di trasporto terrestre), il Brasile occupa la sesta posizione.