Tendenze, dati in diminuzione, spendig review per i viaggi. Numerose le statistiche e previsioni annunciate nell’ultimo periodo. Secondo Unioncamere Crisi o non crisi, gli italiani alle vacanze estive non rinunciano anche se con maggior oculatezza. Tra luglio e settembre prossimo, 27,5 milioni di nostri connazionali – quasi 2 milioni in più del 2011 – trascorreranno un periodo di riposo e distrazione in Italia o all’estero. Nel complesso, però, il numero di periodi di vacanza si riduce del 10% rispetto al 2011 ed aumenta percentualmente la quota di nostri connazionali che scelgono l’estero per la vacanza estiva.
A breve terminerà il rientro di quei 10 milioni di nostri connazionali che hanno preferito partire nel mese di luglio. Ulteriori 16,2 milioni sono alle prese con le valigie, in attesa che il mese di agosto inizi, e 5,2 milioni partiranno invece nel mese di settembre.
Sebbene il sistema ricettivo nazionale lamenti un ritardo nelle prenotazioni per i mesi più caldi, la voglia di andare in vacanza manifestata dagli italiani interpellati dall’Osservatorio nazionale sul turismo di Unioncamere e Isnart evidenzia una ripresa rispetto a quanto accaduto nel I semestre di quest’anno, quando sono state effettuate 10 milioni di vacanze in meno rispetto al 2011.
Prenotazioni in ritardo
Forti le preoccupazioni espresse dagli operatori a causa del ritardo nelle prenotazioni nell’estate 2012: con il 52,7% di camere prenotate per il mese di agosto (-3,7%) ed il 29,2% per settembre (-3,9%), a fronte di un dato provvisorio per il mese di luglio che vede occupata il 50,1% della disponibilità (-2,3%), l’estate non mette in sicurezza il comparto ricettivo italiano.
Non si tratta, però, di una bassa competitività sui prezzi proposti, dato che in media gli hotel nel 2012 applicano le stese tariffe del 2008, dopo un triennio di forte aumento del costo della vita. Proprio la sempre maggiore incidenza dei costi, non consente agli operatori di effettuare particolari politiche di pricing o promozionali per l’estate: solo il 21,1% delle imprese ricettive dichiara di avervi fatto ricorso (il 26,4% degli hotel, il 17,1% delle imprese extralberghiere), proponendo pacchetti e sconti per chi prolunga il soggiorno, soprattutto nelle destinazioni balneari.
Ciò nonostante, è proprio il ricettivo del balneare a subire i maggiori contraccolpi: dopo la contrazione già registrata a luglio (-7,6% di prenotazioni), anche agosto si annuncia un mese difficile (58,5% le prenotazioni ricevute, con una riduzione del -6,5% rispetto al 2011), così come settembre (27,3%, -8,7%).
Costi e scelte degli italiani: dalla rinuncia al last minute
“L’aumento dei costi e delle tariffe non consente alle nostre imprese ricettive, che peraltro nella maggioranza dei casi hanno riportato i prezzi al valore del 2008, di attuare forti sconti o di operare con decisione con politiche promozionali”, ha detto il presidente di Unioncamere, Ferruccio Dardanello. “In questo contesto, quindi, è fondamentale che esse continuino ad impegnarsi sul fronte della qualità, elemento distintivo dell’offerta turistica italiana e sicura arma vincente nei confronti dei viaggiatori di tutto il mondo”.
Per il trimestre estivo, il 73,2% dei turisti tricolore ha scelto l’Italia. Tra le destinazioni, passata evidentemente la paura del terremoto, spicca l’Emilia Romagna (meta dell’11% delle vacanze in Italia), seguita da Puglia (9,2%), Sicilia (7,8%), Toscana (6,8%), e Sardegna (6,8%). All’estero (le cui diverse mete sono state scelte dal 26,8% dei turisti italiani che andranno in vacanza questa estate) le destinazioni al top sono la Spagna (14%), la Francia (13,1%), la Grecia (10,5%) e la Croazia (7,3%).
Mare e città, come tutte le estati, sono le tipologie preferite per le vacanze: andrà al mare circa la metà (59,3%) di chi ha scelto la vacanza in Italia, in montagna (il 13,7%), nelle città d’arte (il 12,4), in campagna il 7,3%. Il mare predomina anche nelle scelte relative all’estero (42,5%), seguito dalle grandi capitali (38,5%), dalla montagna (7,1%) o dalle destinazioni verdi (4,6%).
Aumenta la spesa media prevista per la vacanza estiva in Italia rispetto allo scorso anno. I nostri connazionali hanno messo a calcolo mediamente 720 euro di budget per queste destinazioni (+11,5%), mentre contano di “limare” del 14% la spesa destinata alla vacanza all’estero, che quest’anno dovrebbe essere pari a 1.090 euro. La spesa totale si aggira sui 25,6 milioni di euro (-6,6% rispetto al 2011), di cui 16,5 milioni si spenderanno in Italia e 9,1 milioni all’estero.
L’influsso della crisi si fa comunque sentire in differenti modi. Il 45,6% degli italiani afferma di aver deciso di viaggiare meno (o per nulla) durante l’anno, il 21% ha scelto destinazioni più convenienti, il 5,8% ha cercato l’ospitalità di amici e parenti. Resta però un 27% di turisti che non si lascia fermare dalla crisi dei consumi, e, approfittano di prezzi e tariffe scontate e dei last minute, non rinuncia alla vacanza.