caribean2di Liliana Comandè.

 

Un’isola piccolissima che offre riservatezza e tranquillità.

Il nome suscita simpatia: S. Eustachio, una piccola isola olandese che ormai tutti chiamano Statia (probabile nomignolo di S. Eustachio). Un’isola la cui capitale, Oranjaestad (nome anch’esso piuttosto curioso!) è lunga 90 metri, praticamente una strada. Una delle poche isole dei Caraibi a non essere meta di VIP, ma che comunque merita di entrare nell’elenco delle isole esclusive per la riservatezza che offre ai suoi visitatori.
Ebbene, questa piccola isola, modello di assoluta tranquillità, è stata, nel ‘600 e nel ‘700, uno dei centri commerciali (e traffichini!) più fiorenti che la storia ricordi! La parte bassa della capitale era una vera e propria distesa di magazzini che contenevano tutti i tipi di merce possibili ed immaginabili: dai prodotti alimentari alle armi (le preferite dai ribelli nordamericani, che le impegnavano per la lotta contro gli inglesi).

 

A quel tempo, S. Eustachio era conosciuta in tutti i Caraibi come “La Roccia d’Oro”. Nel 1781, però, l’isola finì nelle mani dell’ammiraglio George Bridges Rodney che confiscò tutto il confiscabile, svendendo le merci e ricavandone grande profitto, naturalmente tutto personale.

 

Non contento di aver totalmente depredato l’isola di ogni cosa, il furbacchione lasciava che le navi catturate sventolassero la bandiera olandese, per far cadere in trappola altre navi, alle quali faceva battere bandiera olandese, e così via…!

 

Fortunatamente, il regno del terrore durò solo sei mesi, trascorsi i quali i francesi si decisero a cacciar via gli inglesi, andando via, a loro volta, tre anni dopo, restituendo l’isola agli olandesi.
S. Eustachio, vista dall’alto, ricorda vagamente un rombo; il territorio è piuttosto pianeggianti, con al centro il vulcano Quill (naturalmente inattivo) coperto fino al cratere di una lussureggiante foresta tropicale.