Con queste parole il dirigente della Regione Toscana Ermanno Bonomi ha salutato l’approssimarsi di BTO dinnanzi ai giornalisti riuniti presso la sede dell’Enit, autorevole patrocinatore dell’evento.

Manca ormai meno di un mese al debutto di BTO – Buy Tourism Online, l’innovativo evento dedicato alla domanda e all’offerta turistica sulla Rete, previsto alla Stazione Leopolda di Firenze il 17 e 18 novembre. Lunedì 20 ottobre, a Roma, presso la sede dell’Enit, che ha concesso il proprio patrocinio, un’affollata conferenza stampa ha consentito di presentare la manifestazione in tutta la sua ricchezza e dinamicità.
Erano presenti il Direttore generale dell’Enit Eugenio Magnani, che ha elogiato l’iniziativa, il Dirigente Politiche di sviluppo e promozione del turismo della Regione Toscana Ermanno Bonomi, Patrizia Rabatti della Camera di Commercio di Firenze (in rappresentanza del Presidente Luca Mantellassi) e il coordinatore del Comitato organizzativo Giancarlo Carniani, che ha presentato nel dettaglio i vari momenti dell’evento.

Dichiarazione di Ermanno Bonomi

«BTO è nata per rispondere a un preciso bisogno delle nostre imprese turistiche, che nella distribuzione online debbono recuperare il ritardo accumulato nei confronti dei concorrenti stranieri, trovare il passo con le grandi accelerazioni tecnologiche della Rete e affrontare l’attuale crisi dei flussi con gli strumenti più adeguati. In momenti come questi si risponde fidelizzando la clientela, e per cogliere quest’obiettivo non c’è strumento migliore del web. Tanto più oggi, dato che il turista chiede non solo informazioni ma anche dialogo e rapporto diretto con chi eroga i servizi (da qui lo sbocciare dei blog e dei social network). Ecco, BTO nasce semplicemente da queste constatazioni e si pone l’obiettivo primario di dare una visione completa sia del mondo dell’online sia delle importanti comunità virtuali esistenti (che raccolgono circa 5 milioni di utenti). Per il turismo Internet è il canale del futuro, nessun dubbio: l’anno prossimo veicolerà il 50% delle prenotazioni mondiali. L’Italia, come detto, patisce alcuni ritardi, avendo attualmente un giro d’affari turistico online di 3 miliardi di euro contro i 20 del Regno Unito e gli oltre 10 della Francia. Ma anche da noi stanno cambiando le cose, e BTO è appunto il testimone di questo cambiamento. La manifestazione sta riscuotendo un elevatissimo gradimento presso gli operatori: in poche settimane abbiamo raccolto l’adesione di ben cento motori di ricerca e portali. Concludo segnalando che anche la Regione Toscana sta investendo massicciamente nella comunicazione sulla Rete, avendo programmato una campagna che verrà veicolata quasi tutta su Internet e pochissimo sui mezzi classici».

Dichiarazione di Patrizia Rabatti

«La crisi attuale è grande, tanto da rendere difficile ogni previsione. Certo i mercati più importanti (Regno Unito e Germania soprattutto) ne risentiranno, ma noi stiamo lavorando per farci trovare pronti quando la ripresa ci sarà. In questo senso, direi che web e intermediazione debbono essere non concorrenti ma complementari e parimenti strategici nel rispondere alla domanda. La tecnologia a volte non viene considerata per diffidenza o impossibilità (si pensi al timore che ancora suscita l’impiego della carta di credito online o ai limiti di fido che ne impediscono l’uso per le transazioni più consistenti), ma altre volte è utilizzata con entusiasmo, soprattutto per acquisire informazioni. Comunque il gap da colmare tra informazioni e acquisti sulla Rete è forte. E, nello specifico degli acquisti, se la biglietteria raggiunge il 60% di venduto sulla Rete, già per le prenotazioni alberghiere si scende al 50% e per i pacchetti turistici si cala sensibilmente. L’agente di viaggio evidentemente “traina” ancora, suscita fiducia, si sa che è a disposizione per dare consiglio. In Italia forse il turista non è così “maturo”, preferisce acquistare un pacchetto preconfezionato piuttosto che produrselo da sé attraverso Internet. Ebbene, con BTO intendiamo contribuire a formare gli operatori dando al mercato ancor più consapevolezza di quanto il web possa aiutare nella massimizzazione dei volumi».