“Dopo un anno che ha visto per la prima volta l’industria del turismo italiano registrare un sensibile risultato negativo, credo sia inaccettabile proporre una tassa a danno dei turisti che scelgono come meta le città d’arte“. Questo il commento del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo, Michela Vittoria Brambilla, sull’iniziativa proposta da tre comuni del Veneto (Padova, Venezia e Verona), di far pagare cinque euro a pernottamento negli alberghi. “Questa tassa, che nella proposta dell’associazione “Città d’arte” avrebbe lo scopo di reperire risorse per il restauro e la conservazione del nostro patrimonio artistico – continua l’onorevole Brambilla – sarebbe poi in netto contrasto con le intenzioni di questo governo di promuovere e sostenere i flussi turistici verso il nostro paese. Inoltre colpirebbe nello specifico una parte della filiera turistica – le strutture ricettive – che già è sottoposta ad una pressione fiscale ben al di sopra della media dei Paesi Ue, generando un’evidente disparità. Del mio stesso avviso è anche il ministro dei Beni Culturali. on. Sandro Bondi, con il quale mi sono confrontata a lungo sull’argomento. Anche lui come me sostiene che questa tassa di scopo non sia in linea con la politica del nostro governo e pertanto non sia assolutamente proponibile”.