Un simbolo che nella Perla Verde compie la prima tappa di un viaggio alla scoperta e alla ricerca del territorio, oltre i confini dello spazio. Dalla prossima estate l’artista Marco Lodola, noto a livello internazionale per le sue poliedriche creazioni, arricchirà il piazzale antistante la stazione centrale con questa sua ultima opera. Hippo, questo il nome dell’installazione, verrà presentato ufficialmente al pubblico sabato 3 luglio, alla presenza dell’artista e delle autorità cittadine. Una scelta non casuale quella della location, la rotonda di piazzale Cadorna, che nasce dall’immaginario futuribile come nuova porta cittadina, in una sorta di riscatto urbano. E l’unione ideale tra viaggiatore reale e viaggiatore immaginario si completa nella scelta di una figura mitica, quella del cavallo alato, che accoglie il visitatore che ha scelto Riccione come propria meta.

“Quest’opera – dice Lodola – parte dal concetto di mobilità, nel tentativo di esaltare la centralità della stazione di Riccione. Hippo – continua l’artista – è un frequentatore fantastico, un cavallo alato che, richiamando la figura mitologica di Pegaso, cerca di raggiungere in tutti i modi la città. E’ il simbolo futurista di libertà, movimento e velocità…”.


Marco Lodola è stato il fondatore, agli inizi degli anni ’80, del movimento del Nuovo Futurismo, di cui il critico Renato Barilli è stato il principale esponente. Dal 1983 ha esposto in grandi città italiane ed europee quali Roma, Milano, Firenze, Bologna, Lione, Vienna, Madrid, Barcellona, Parigi e Amsterdam.

Ha partecipato ad esposizioni e progetti per importanti industrie e nel 1994 è stato invitato ad esporre dal governo della Repubblica Popolare Cinese nei locali degli ex archivi della città imperiale di Pechino. Ha lavorato negli Stati Uniti a Boca Raton, Miami e a New York.
Ha partecipato alla XII Quadriennale di Roma e alla VI Biennale della Scultura di Montecarlo. Diverse le sue collaborazioni con scrittori contemporanei e con noti musicisti.

Le sue sculture luminose sono state collocate nelle maggiori piazze di Montecarlo, Faenza, Bologna, Paestum e al Castello Visconteo di Pavia, San Paolo del Brasile, Cagliari e nell’aeroporto

internazionale di Città del Messico.

Nel 2003 la sua mostra Controluce è stata esposta al Palazzo del Turismo di Riccione e trasferita poi, nel 2004, a San Paolo del Brasile (Museo Brasileiro da Escultura Marilisa Rathsam), Rio de Janeiro (Museo de Arte Moderna), Città del Messico (Polyforum Siqueiros), e al Museo Regional de Guadalajara. Una sua creazione anche il logo scelto per il Palazzo dei Congressi di Riccione.

Le sue opere sono oggi presenti in tutto il mondo, ed ha realizzato diverse scenografie per film, trasmissioni, concerti ed eventi di vario genere, dalla moda al teatro, dalle olimpiadi invernali di Torino 2006 alla facciata del Teatro Ariston per il festival di Sanremo 2008.

Ha partecipato all’ultima edizione della Biennale di Venezia con l’installazione “Hangar – Balletto Plastico”.

Molti sono i critici che hanno scritto di lui, tra cui Luca Beatrice, Gillo Dorfles, Vittorio Sgarbi, Achille Bonito Oliva e Philippe Daverio.