Una splendida giornata di sport e solidarietà: una “squadra” Travelport di 75 persone – composta da impiegati italiani dell’azienda, assieme alle loro famiglie – hanno preso parte alla ben nota mini-maratona di raccolta fondi per la lotta ai tumori del seno. La partecipazione è stata organizzata e finanziata dall’azienda. Travelport è stata tra i tanti protagonisti dell’11° edizione romana di Race for the Cure, la ben nota manifestazione benefica e sportiva di rilievo, che combina assieme divertimento e solidarietà, e che si è svolta lo scorso 16 maggio a partire dalle Terme di Caracalla. Spiega Damiano Sabatino, Regional General Manager di Travelport GDS per il Sud Europa: “Questa era per noi l’occasione ideale di sostenere una lodevole manifestazione ed anche di creare un momento di aggregazione fra tutti i colleghi – e le loro famiglie – in un contesto extra-lavorativo: abbiamo perciò preso l’iniziativa di costituire una “squadra” Travelport per partecipare all’evento, i cui costi sono stati interamente sostenuti dall’azienda”.

Race for the Cure è la mini-maratona di raccolta fondi, della lunghezza di 5 km (con passeggiata di 2km), che si propone di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore del seno e di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione. Organizzata dall’Associazione Susan G. Komen Italia per la lotta ai tumori del seno, Race for the Cure è un’iniziativa unica ed aperta a tutti, che ha la capacità di coniugare al meglio sport, divertimento, emozioni ed impegno sociale. “Una delle tendenze più positive nell’attuale mondo degli affari è la crescente importanza della responsabilità sociale delle imprese” – prosegue Sabatino – “Oggi, giustamente, non ci si aspetta più che le aziende si limitino a pensare al profitto. Noi veniamo giudicati anche in base al tipo di contributo che diamo al mondo intorno a noi. Stiamo parlando di qualcosa che va al di là delle attività filantropiche aziendali. Stiamo parlando del dovere di fare la nostra parte nell’affrontare le odierne sfide sociali, economiche ed ambientali e nel rendere più forti le nostre comunità. Come azienda globale, Travelport è da anni costantemente impegnata su questi temi a livello internazionale. Anche oggi noi in Italia abbiamo voluto fare la nostra parte, in un bel clima di amicizia all’aria aperta. E ringrazio di cuore tutti i colleghi per la loro adesione di massa: solo così abbiamo potuto raggiungere il massimo del divertimento ed offrire un buon contributo finanziario alla Race for the Cure”.

Ben 75 persone hanno infatti risposto con entusiasmo all’invito dell’azienda, che si rivolgeva agli impiegati ed anche alle loro famiglie. “Voglio ringraziare tutti i dipendenti di Travelport per la loro festosa partecipazione al nostro evento-simbolo” – commenta Gabriele Cosmelli, responsabile della comunicazione della Susan G. Komen Italia per la lotta ai turmori del seno – “Dal 2000 ad oggi, grazie all’entusiasmo ed alla generosità di decine di migliaia di persone come loro, abbiamo raccolto e già distribuito oltre 1.300.000 Euro per la realizzazione di progetti nostri e di altre associazioni nella lotta ai tumori del seno. Tra questi, corsi di aggiornamento per operatori sanitari; programmi di educazione alla prevenzione per donne sane e studenti; servizi clinici per il recupero del benessere psico-fisico delle donne operate ed acquisto di apparecchiature di diagnosi e cura delle neoplasie del seno”.

Ed è stata davvero una bella festa dello sport e dell’amicizia, come testimoniano le dichiarazioni qui di seguito raccolte da parte di alcuni impiegati Travelport, felici di aver partecipato all’iniziativa.

Come ‘capitano’ della squadra Travelport, avevo l’incarico di raccogliere le adesioni, e vi assicuro che la gente era veramente contenta di prender parte a questa bella iniziativa” (Fabio Galbani, Network Operations Manager, Travelport)

Che cosa ci può essere di meglio che combinare assieme il sostegno ad una giusta causa con il piacere di passare una bella giornata all’aria aperta, assieme a colleghi, parenti ed amici? L’azienda ha avuto proprio una bella idea!” (Cristina Leonelli, Technical Engagement Manager, Travelport)

Io mi sono sempre considerato la persona meno sportiva della Terra e confesso che sono qui solo perché sono stato un po’ trascinato dall’entusiasmo dei colleghi. Però oggi mi sono divertito talmente tanto che l’anno prossimo sicuramente non mancherò e non mi farò certo pregare…” (Claudio Furlotti, Training Manager Southern Mediterranean Region, Travelport)

L’anno scorso gli impiegati, mediante le nostre consuete attività di feedback sulla vita in azienda, avevano suggerito di creare più momenti di aggregazione sportiva tra colleghi. È stato bello che l’azienda ci abbia dato questa risposta ed è stato molto piacevole passare queste ore assieme ai colleghi. Ancora più bello se pensiamo che il tutto aveva anche una finalità benefica!” (Paolo Baffigi, Trainer, Travelport)

Io ho portato tutta la famiglia, approfittando subito dell’invito dell’azienda, che ringrazio per averlo voluto estendere anche ai famigliari: avreste dovuto vedere come si sono divertiti i miei due figli!” (Laura Giacomi, Business Systems Engineer, Travelport)

Questa iniziativa italiana rientra nel programma globale di responsabilità sociale d’impresa in cui Travelport è impegnata da anni, coniugando il sostegno a cause di rilievo internazionale con la partecipazione a varie manifestazioni più locali in tutto il mondo.