La Turchia è uno dei pochi Paesi ad aver aumentato l’incoming turistico negli ultimi anni, a dispetto della crisi economica internazionale. Mentre la crisi del 2009 ha causato nel settore turistico internazionale una riduzione del 4% nel numero dei turisti, la Turchia con i suoi 27 milioni di turisti ha dimostrato un aumento del 3% rispetto all’anno precedente. Nel 2009, quindi, la Turchia è stato l’unico paese ad avere aumentato il numero dei turisti giunti a visitarla e ha raggiunto il settimo posto nella classifica dei primi 10 paesi del turismo mondiale. Il successo continua anche nel 2010 : il numero dei turisti giunti in Turchia nei primi 9 mesi del 2010 è di  23,1 milioni. Questa cifra rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso è superiore del 5,9%. Questo perché offre, con un ottimo rapporto qualità prezzo, una grande varietà di paesaggi, una natura ricca ed intatta ed un interessante patrimonio archeologico ed artistico unico al mondo.

Patrimonio riconosciuto in maniera indiscussa, tanto che la Turchia ha 9 siti iscritti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e per altri 23 siti è stata fatta domanda di inserimento.

I siti UNESCO in Turchia sono : i siti storici della città di Istanbul, capitale di tre grandi imperi; la città anatolica di Safranbolu nella provincia di Karabük nella regione del Mar Nero; sempre nella regione del Mar Nero la capitale dell’impero ittita Hattusha nella regione di Çorum; la Cappadocia con le sue rocce ed i suoi camini delle fate e il Goreme National Park; la Grande Moschea ed Ospedale di Divriği, maestosa opera dagli incredibili intarsi costruita nel 1299 dell’architetto Hürremşah di Ahlat nella provincia turca di Sivas; Nemrut Daği, il monte più alto della Mesopotamia settentrionale con i suoi 2150 metri, sulla cui sommità si erge la tomba santuario del re Antioco I di Commagene; Xanthos, città dell’antica Licia nella provincia di Antalya, e il vicino santuario di Latona, uno dei principali centri religiosi della regione; Hierapolis, città ellenistico-romana della Frigia situata nei pressi di Pammukkale, famosa per le sue sorgenti calde che formano concrezioni calcaree, nella provincia di Denizli; e infine il sito archeologico della città di Troia, descritta nel poema epico dell’Iliade, situata nella provincia di Çanakkale.

Ma tanti altri sono i siti archeologici da visitare in Turchia, straordinari sia per la bellezza delle rovine e dell’ambientazione sia per il loro significato storico.

Come Efeso, ad esempio, città che ai tempi di Augusto divenne la capitale della provincia romana dell’Asia minore, con una popolazione di oltre 200.000 abitanti, il cui antico splendore è oggi visibile nei suoi numerosi tesori archeologici.

Meno conosciuta ma ugualmente ammirevole è Afrodisia, dove si può passeggiare nella quiete tra le numerose rovine di ciò che un tempo era la capitale della provincia romana della Caria; la popolazione non raggiungeva probabilmente i 15.000 abitanti, tuttavia il suo santuario dedicato alla dea Afrodite era molto conosciuto in tutta la regione e meta di pellegrinaggio.

E ancora la città di Pergamo, famosa per aver “inventato” la pergamena e per le sue strutture mediche (qui nacque il medico greco Galeno); il suo eccezionale teatro dava posto a 10.000 spettatori ed è stato costruito sul fianco della collina con una angolatura talmente ripida da essere considerata unica al mondo.

Da non perdere i tre meravigliosi siti archeologici di Priene, Mileto e Dydyma che possono essere facilmente visitati nello stesso giorno : Priene è situata sul fianco di una collina e ha una spettacolare vista sul fiume Meandro; Mileto possiede un enorme teatro eccezionalmente preservato; Dydyma invece vanta le rovine di un tempio dedicato ad Apollo, il secondo più grande del mondo dopo il tempio di Artemide (sorella di Apollo) nella vicina Selçuk.

 Straordinaria anche Patara, dove, oltre all’immancabile anfiteatro, si possono visitare anche i sarcofagi della Licia, un tempio di Atena e un antico granaio.

Arykanda è meno popolare, ma la panoramica dal suo teatro merita una visita accurata, come del resto meritano le grandi terme, la basilica e lo stadio con le gradinate solo da un lato.

Come Arykanda, Sagalassos non è una delle tradizionali mete turistiche ma, come Termessos, era una roccaforte dei Pisidi costruita su una ripida collina e i suoi tesori sono assolutamente straordinari.

Un patrimonio di tale entità richiama, ormai da decenni, archeologi, direttori di missioni, di scavo e ricerca provenienti da tutto il mondo che lavorano a fianco di colleghi e studiosi turchi.