di Angelo Sessa.

A quasi tre anni dall’esplosione della bolla finanziaria e dall’inizio della più grave crisi economica dal 1929, i segnali di ripresa dell’attività edilizia in California sono ancora incerti e dare respiro al settore sono gli

 investimenti pubblici, come confermano l’analisi dell’architetto Pierluigi Serraino, consulente di Usabound, e l’ampio patrimonio edilizio ancora invenduto. Una crescita lenta dovuta, appunto, al settore commerciale ed istituzionale che ha cominciato a dare i primi segnali decisivi di un ritorno alla normalità. In questo contesto risaltano i progetti completati e che mantengono una dimensione prettamente pubblica.

Uno di questi è il progetto di riqualificazione di tutto lo spazio interno del W Hotel, brand della Sheraton per gli hotel “boutique”. L’ideatore è Stanley Saitowitz, veterano della scena architettonica moderna della Bay Area, che ha concepito diverse delle opere di spicco degli ultimi vent’anni. Il W è un edificio a torre situato accanto al San Francisco Museum of Modern Art di Mario Botta. Da ricordare anche il Performing Arts Center nella Menlo-Atherton High School (Mapac), in Silicon Valley, a firma del prestigioso studio Hodgetts + Fung di Los Angeles. Il duo fa parte della scuola di Santa Monica, un movimento che dalla metà degli anni ottanta fino alla fine degli anni novanta annoverava figure disparate, da Frank Gehry, a Eric Owen Moss, a Morphosis (quando ancora il gruppo aveva sia Thom Mayne che Michael Rotondi).

Il Mapac è la prima incursione architettonica di questo studio nella California del Nord, avendo operato fino ad ora esclusivamente nell’area metropolitana di Los Angeles. Il complesso teatrale annovera altre funzioni: uno spazio multiuso per 150 persone, sale per prove e per pratica per i musicisti, una caffetteria, e numerose innovazioni tecnologiche.

AS.