IBAR e Assaereo, le associazioni che raggruppano la quasi totalità delle compagnie aeree Italiane accolgono con favore la decisione della Presidenza della Repubblica di bocciare il decreto legislativo sugli aeroporti, come riportato oggi da Il Sole 24 Ore. Secondo l’articolo il decreto è stato respinto per eccesso di delega e incoerenza con la direttiva europea. Inoltre, nel decreto, sono stati rilevati dei profili anticoncorrenziali.
Le compagnie aeree avevano già contestato i provvedimenti governativi a partire dalla legge che consentirebbe all’ENAC e al Ministero dei Trasporti di stipulare contratti di programma con gli aeroporti “in deroga” rispetto alla relativa delibera del CIPE del 2007.
Successivamente hanno illustrato le loro perplessità sul decreto di recepimento della direttiva UE 2009/12 in un audizione parlamentare. Alla luce della bocciatura del decreto da parte del Quirinale e in previsione delle modifiche necessarie per la riedizione del provvedimento, IBAR e Assaereo propongo ora un “reset” dell’intera materia, e chiedono formalmente di essere coinvolte dalle istituzioni competenti.
A tale scopo avanzano proposte quali:
• Ripristinare le consultazioni fra il Ministero dei Trasporti, ENAC, aeroporti e le compagnie aeree
•Ristabilire le modalità per applicare la direttiva CIPE senza ulteriori scorciatoie e deroghe
• Recepire “correttamente” la direttiva europea. In particolare occorre costituire un autorità di sorveglianza indipendente per i trasporti che svolga le funzioni previste dall’articolo 11 della direttiva. Il tentativo del governo di attribuire queste funzioni ad un dipartimento dell’ENAC, costituisce un palese conflitto di interessi tra il controllore ed il controllato, disattendendo totalmente il senso della direttiva stessa.
La delibera CIPE, per la prima volta in Italia, introduce metodi moderni per regolamentare una materia difficile come la valutazione degli investimenti delle tariffe di enti che inevitabilmente operano in regime di monopolio come gli aeroporti. E’ essenziale che l’attuazione della delibera dia spazio alle compagnie aeree di esprimersi in merito agli investimenti, per evitare lavori inutili e fare quelli che servono realmente.
IBAR e Assaereo ritengono che non ci possono essere “deroghe” a questi principi. IBAR unisce 78 compagnie aeree di linea, italiane e straniere presenti in Italia, compresa Alitalia. Rappresenta e tutela gli interessi collettivi delle compagnie aeree in tutte le sedi nazionali competenti.
Promuove il costruttivo dialogo con le istituzioni e informa il pubblico del mondo del trasporto aereo. Promuove tutte le iniziative nazionali e locali per migliorare la qualità, l’efficienza e la convenienza del trasporto aereo e per ridurre il suo impatto ambientale.
ASSAEREO, Associazione di Confindustria dei Vettori e degli Operatori del Trasporto Aereo, tutela e rafforza la posizione delle Compagnie aeree nazionali nei confronti di enti e società per le tematiche di natura tecnico-economica di interesse per il settore, promuovendo l’efficienza e la qualità del trasporto aereo nazionale. Collabora con le competenti strutture di Confindustria per le problematiche di carattere industriale, economico e sindacale concernenti il settore dei trasporti in generale e del trasporto aereo in particolare.