turismo accessibileIniziative a favore del turismo accessibile per tutti nel libro “Accessibile è meglio”, il Primo Libro Bianco sul Turismo per Tutti in Italia.

Il libro si apre con un analisi del mercato del turismo nel suo binomio di domanda e offerta, evidenziando ervizi, strutture, professionalità che permettano ai “clienti con bisogni speciali” di trascorrere un soggiorno senza ostacoli ed in condizioni di autonomia e sicurezza. Aspetti, questi, che rientrano all’interno della definizione di “Turismo Accessibile”, un turismo che mostra attenzione verso i bisogni di tutti e portavoce di un’offerta di qualità molto alta.

Il libro raccoglie e analizza 360 esperienze italiane di turismo accessibile, “progetti” che coinvolgono l’intero Paese, che a partire dal 1999 hanno avuto un aumento considerevole (in prima linea Emilia Romagna Toscana e Lombardia).
Unioncamere che sta studiando questa tematica imprescindibile per la competitività delle imprese, contribuisce a questa pubblicazione studi  realizzati da Isnart, attraverso attività di indagine sul territorio nazionale finalizzate a monitorare le azioni intraprese dal sistema ricettivo in tema di turismo accessibile.

A partire dal 2009 sono state realizzate rilevazioni ricorrenti rivolte ad operatori e imprese del settore che hanno permesso di portare alla luce alcuni dati interessanti: in primis un coinvolgimento in Italia del 52% delle imprese ricettive, particolarmente attente ai bisogni di chi presenta delle disabilità (picco nell’Italia centrale con il 57% ed in particolar modo nel comparto alberghiero di elevata categoria registrando una forte attenzione anche da parte dei campeggi con l’83% e degli ostelli con l’80,1%).

Nel 2012 Unioncamere-Isnart ha approfondito l’analisi sulle problematiche di offerta del Turismo Accessibile: l’area del Nord Italia (Est e Ovest) e le strutture alberghiere risultano quelle dove i servizi sono più presenti. L’offerta più diffusa è quella dei bagni con dimensioni ed accessori adeguati (44%) accanto all’accesso facilitato/accessibile alla struttura (43%) e all’accesso facilitato alle camere (34%), mentre al quarto posto si posiziona l’attenzione ad una offerta enogastronomica che sia più flessibile in base alle esigenze (24%).