istanbulUna delegazione composta dai vertici e dagli associati di Federviaggio parteciperà alla missione imprenditoriale sul turismo organizzata da ISIAMED – Associazione Italia-Turchia, ad Istanbul dal 24 al 27 aprile prossimo.

La Turchia, con oltre 30 milioni di arrivi turistici, entrate per più di 23 miliardi di dollari e quasi 6 miliardi di spesa per viaggi internazionali – quest’ultima in velocissima espansione – è infatti la potenza del turismo più dinamica fra quelle che si affacciano sul Mediterraneo.

Una strategia del sistema paese che punta ed investe pesantemente su questo settore, favorendone relazioni sinergiche con tutti gli altri comparti, dall’edilizia al commercio. Una crescita supportata dall’espansione impressionante del vettore aereo nazionale Turkish Airlines, che oggi punta a collegare ben 10 città italiane con l’hub nazionale ed intercontinentale di Istanbul. Sono elementi che fanno rievocare in chiave commerciale moderna i fasti dell’impero ottomano all’approssimarsi del centenario dall’ascesa di Mustafa Kemal Ataturk.

“Sono proprio i momenti di stagnazione economica come quello che stiamo vivendo in Italia che devono spronare le imprese ad allargare gli orizzonti e cercare contesti più dinamici per garantire continuità alle vendite ed espansione” commenta il Presidente di Federviaggio Luca Patanè.

“Per questo motivo ho colto di buon grado l’opportunità di accompagnare una prestigiosa delegazione di operatori Federviaggio dell’incoming, dell’outgoing e dei servizi turistici in generale nel programma della missione di ISIAMED – Associazione Italia-Turchia, nel corso della quale incontreremo i tour operator di TURSAB ma anche gli albergatori di TUROB e gli investitori turistici di TYD, tre colossi associativi turchi”. La missione si propone di sviluppare non solo lo scambio di flussi turistici bidirezionali tra i due paesi coinvolti, ma anche programmazioni congiunte e servizi in triangolazione da proporre su paesi terzi origine di importanti flussi internazionali, dalla Russia alle repubbliche caucasiche, agli stessi mercati del nord e centro Europa.