Tajani: la proposta favorirà l’incremento di turisti in Europa. Tra le idee un visto di circolazione
Novità da Bruxelles. Le proposte presentate oggi semplificano notevolmente le procedure per richiedere i visti per soggiorni di breve durata e permetteranno di ridurre costi e burocrazia senza diminuire la sicurezza. Rendere più facile l’accesso allo spazio Schengen ai viaggiatori legittimi faciliterà i soggiorni per visite a familiari e i viaggi d’affari e stimolerà l’attività economica e la creazione di posti di lavoro, ad esempio nel settore del turismo oppure nella ristorazione e nei trasporti. Secondo uno studio recente, nel 2012 sono stati “persi” in totale 6,6 milioni di potenziali viaggiatori provenienti da sei dei paesi con il maggior numero di viaggiatori a causa della complessità delle procedure di rilascio dei visti. Lo studio ha anche evidenziato che una normativa più flessibile e accessibile per il rilascio dei visti potrebbe portare a un incremento degli ingressi nello spazio Schengen calcolato tra il 30% e il 60%, solo in provenienza da questi sei paesi. Tale incremento potrebbe significare introiti fino a 130 miliardi di euro di spesa diretta totale (per vitto, alloggio, trasporti, intrattenimento, acquisti, ecc.) nell’arco di cinque anni e potrebbe tradursi in circa 1,3 milioni di posti di lavoro nel settore del turismo e nei settori connessi.
“L’Europa ha bisogno di una politica dei visti più intelligente. Dobbiamo attirare nel nostro territorio più turisti, gente d’affari, ricercatori, studenti, artisti e professionisti della cultura. Intendiamo rilanciare l’economia e creare nuovi posti di lavoro enfatizzando la dimensione economica della nostra politica in materia di visti, pur mantenendo un livello elevato di sicurezza alle frontiere esterne. Le proposte odierne faciliteranno notevolmente le procedure per i soggiornanti di breve durata. Ci aspettiamo che le nuove proposte portino a un considerevole incremento dei viaggiatori nei prossimi anni”, ha dichiarato Cecilia Malmström, Commissaria per gli Affari interni.
Antonio Tajani, Vicepresidente della Commissione europea, responsabile per l’Industria e l’imprenditoria, ha aggiunto: “La nostra proposta favorirà l’industria europea del turismo in un momento di crescente concorrenza internazionale in cui sempre più paesi dipendono dal turismo come fattore di crescita. La nuova normativa in materia di visti è la risposta a questa sfida. Le modifiche apportate aiuteranno l’industria del turismo a far fronte al previsto considerevole aumento dei flussi turistici in Europa. Il turismo è il motore di crescita dell’Europa ed è stato il principale baluardo dell’economia europea durante la recente crisi.”
Tutte le novità proposte:
— norme procedurali più chiare e procedure più veloci – ad esempio, i termini per il trattamento e per la decisione su una domanda di visto sono ridotti da 15 a 10 giorni);
— una maggiore cooperazione tra consolati degli Stati membri – se lo Stato membro competente per il trattamento della domanda di visto non è presente né rappresentato in un determinato paese terzo, il richiedente ha diritto di presentare la domanda di visto in qualsiasi consolato presente);
— agevolazioni per le visite ripetute – grazie all’introduzione di criteri obbligatori per l’ottenimento di un visto per ingressi multipli valido per tre anni e successivamente per cinque anni per i “viaggiatori abituali registrati nel VIS”. I richiedenti i cui dati sono registrati nel sistema di informazione visti (VIS) e che abbiano precedentemente utilizzato legalmente almeno due visti negli ultimi 12 mesi possono beneficiare di queste agevolazioni, che sono rese possibili anche grazie all’avvio del sistema d’informazione visti (VIS), che dovrebbe essere completato nel 2015 e che consente ai consolati degli Stati membri di accedere al dossier relativo a tutte le procedure di visto avviate precedentemente dal richiedente.);
— l’introduzione di un visto di circolazione, che consentirà ai cittadini di paesi non UE autorizzati di entrare e di circolare nello spazio Schengen per un periodo massimo di 1 anno (con particolari modalità di applicazione). Il regime si applicherebbe, ad esempio, agli artisti che si esibiscono in spettacoli dal vivo nello spazio Schengen per un periodo di tempo prolungato, ma anche a singoli viaggiatori, ad esempio turisti, ricercatori e studenti che intendono soggiornare per periodi più lunghi in Europa.
Foto: A. Tajani,Vicepresidente Commissione Europea