di Antonio Bordoni.
L’opinione pubblica non ha ancora finito di digerire la notizia sulla chiusura di Skywork il vettore elvetico con base a Berna che aveva iniziato le attività nel 1983, quando ecco pervenire la notizia del lancio di una nuova compagnia anch’essa basata in Svizzera. A giudicare dal ritmo con il quale nuove aerolinee appaiono sulla scena sembra che questa sia una attività molto gettonata.
Il conto preciso di quante aerolinee volano nel mondo non lo sa nessuno. Una volta l’ICAO teneva il conto ora ci ha rinunciato. Occhio e croce diremmo che dovrebbero aggirarsi sulle oltre cinquemila compagnie.
Avendo presente che all’ICAO sono registrati 192 paesi si può affermare che, mediamente parlando, ogni nazione ha 26 compagnie aeree. Passando dalla media alla pratica la realtà sarà pure differente ma è un dato di fatto che nella percezione del pubblico nel mondo vi sono troppe compagnie aeree e la domanda che la gente si fa è se davvero ve ne è bisogno. Sarà ormai capitato a tutti di aver appreso da un conoscente che “ho prenotato il volo con la compagnia xy perché il prezzo era buono, a proposito tu la conosci?” E’ evidente che
le nuove entranti fanno leva sul fattore tariffa per lanciarsi nell’arena della competizione anche perché ormai al pubblico poco interessa il nome blasonato del vettore con cui si volerà.
Come detto il nuovo vettore di cui è stato annunciato il progetto (1) sarà svizzero, un mercato ove opera con successo la Swiss International e dal quale è appena uscita di scena la Skywork.
La Swiss fa parte del gruppo Lufthansa e tutti sappiamo quanto è esteso il network di questo vettore il quale però non applica certo tariffe da “budget airline”. Da tale particolare si può avere la spiegazione dell’idea avuta da un pilota Ryanair il quale, insieme ad altri capitani di industria, ha deciso di dar vita ad una compagnia low cost la quale dall’aeroporto di Basilea-Mulhouse opererà sul lungo raggio.
Chi segue le vicende dell’industria aerea non avrà difficoltà a riconoscere in tale progetto una emulazione di quanto sta avvenendo in Belgio. Anche in questo paese troviamo un vettore nazionale Brussels Airline interamente controllato da Lufthansa ed anche qui troviamo un nuovo vettore che da fine giugno di quest’anno ha avviato collegamenti low cost a lungo raggio per il momento limitati alla sola rotta fra Charleroi e Hong Kong. Si tratta della Air Belgium.
In entrambi i casi i nuovi operatori entreranno in diretta concorrenza con il maggior vettore europeo, Lufthansa, ed evidentemente sono sicuri di potersi guadagnare una nicchia di mercato ricorrendo all’appeal delle tariffe a basso prezzo.
Quindi possiamo dire che preso atto della saturazione del mercato sul medio- corto raggio i nuovi imprenditori dell’industria aerea commerciale hanno deciso di puntare sul binomio basso prezzo/long haul ma bisognerebbe pure interrogarsi su quanto sia saggio immettersi su un mercato altamente concorrenziale e soggetto a imprevedibili disruption con una flotta composta da una manciata di velivoli e quindi non in grado di assicurare adeguata riprotezione nel malaugurato caso di un qualsivoglia problema.
Oggi i passeggeri sono soliti avanzare richieste di rimborsi per qualsiasi evento che mette a rischio la loro vacanza e dobbiamo dire che i disservizi che quotidianamente affliggono il settore del trasporto aereo offrono in tal senso una ampia varietà di scelta. Proprio recentemente la presidente di Fiavet Nazionale Ivana Jelinic si è lamentata dei problemi che sorgono a causa dei disservizi aerei (2).
E in un bilancio ove le entrate sono ridotte al minimo per le basse tariffe applicate, la voce rimborsi e contenzioso di certo non aiuta a far quadrare i conti. E’ questa una componente dei bilanci che nelle note aggiuntive si va facendo sempre più consistente.
A proposito, è di queste ore la notizia che in Belgio un nuovo operatore è pronto a lanciare voli low cost fra Bruxelles, New York e Washington. Si tratta della Primera Air, una compagnia aerea danese fondata nel 2003 con la denominazione di JetX. La compagnia che inizialmente operava servizi charter già oggi connette Parigi e Londra con New York, Boston e Washington.
Jetstar | Australia | Qantas | 2006 | |
AirAsia X | Malaysia | AirAsia | 2007 | |
Scoot | Singapore | Singapore Airlines | 2012 | |
Norwegian Air Shuttle | Norvegia | Norwegian | 2013 | |
Air Canada rouge | Canada | Air Canada | 2013 | |
Cebu Pacific | Filippine | Cebu Pacific | 2013 | |
Norwegian Air International | Irlanda | Norwegian | 2014 | |
Jin Air | South Korea | Korean Air | 2014 | |
Azul | Brasile | Azul | 2014 | |
Thai AirAsia X | Tailandia | AirAsia | 2014 | |
Indonesia AirAsia X | Indonesia | AirAsia | 2014 | |
NokScoot | Thailand | Singapore Airlines | 2015 | |
Lion Air | Indonesia | Lion | 2015 | |
WestJet | Canada | WestJet | 2015 | |
Beijing Capital | Cina | Hainan Airlines | 2015 | |
Eurowings^ | Germania | Lufthansa | 2015 | |
Wow Air | Islanda | Wow | 2016 | |
Primera Air | Danimarca | Primera travel group | 2016 | |
Norwegian Air UK | Regno Unito | Norwegian | 2017 | |
Level* | Spagna | IAG | 2017 | |
Air Belgium | Belgio | Controllo HKG | 2019 |
La lista (non completa) delle compagnie a tariffe budget che si sono cimentate nel settore lungo raggio con specificata la compagnia affiliata o controllante.
(1) La notizia è stata diffusa dal Financial Times in data 9 settembre “New Swiss budget airline launches fundraising”
(2) http://247.libero.it/focus/45270491/1/jelinic-un-bilancio-pesante-per-i-disservizi-aerei/
Tratto da www.aviation-industry-news.com