Dalle spiagge di Montego Bay ai tramonti di Negril, da Nine Mile a Kingston, ecco un itinerario per vivere lo spirito e le bellezze della Giamaica a suon di Reggae, sulle orme di Bob Marley e del genere musicale a cui ha dato vita, scoprendo la bellezza naturale che offre l’isola. Il tour parte dal Sangster International Airport (SIA) di Montego Bay dove esiste il primo ristorante al mondo, con il marchio del cantautore giamaicano, chiamato proprio “Bob Marley – One Love”.
Si passa poi alle incantevoli spiagge di Montego Bay, con la sua vivace vita notturna e i ritmi caraibici del Margaritaville, sede ogni luglio del Reggae Sumfest. La tappa successiva è Negril, conosciuta come la “perla dei Caraibi. Qui, è possibile ascoltare musica dal vivo al Rick’s Cafè e gustare un aperitivo per godersi il meraviglioso tramonto.
Il viaggio prosegue nel cuore della Giamaica, a Nine Mile, il pittoresco villaggio incastonato tra le colline di St.Ann, dove il re del Reggae è nato il 6 febbraio 1945. Qui, tra i sentieri verdi e lussureggianti sorge la casa natale di Bob Marley, un modesto rifugio che conserva intatta l’atmosfera degli anni Quaranta ed è assolutamente da visitare. Il tour raggiunge il Mausoleo dove riposa il suo corpo: una suggestiva chiesetta colorata in stile ortodosso etiope.
All’interno i visitatori potranno immergersi nella commistione profonda tra lo stile musicale di Bob Marley, sviluppatosi dallo Ska, fusione delle tradizioni locali, e la fede rastafariana. La visita al Mausoleo è un’esperienza spirituale e sensoriale richiedendo di camminare a piedi nudi per immergersi completamente nell’energia del luogo. Una galleria dei cimeli dell’artista che, insieme ai musicisti che suonano banjo e percussioni all’esterno, danno vita a un’atmosfera avvolgente al suono del Reggae.
Da Nine Mile, il viaggio prosegue verso la vibrante Kingston, la capitale della Giamaica, dove la casa al 56 di Hope Road è diventata un museo-santuario che celebra la vita e l’eredità di Bob Marley. Le stanze del museo sono come un diario visivo della sua straordinaria carriera, dalla camicia preferita alla chitarra a forma di stella, ai ritagli di giornale dei tour epici. Il quartiere di Trenchtown a Kingston, luogo di ispirazione per la famosissima “No Woman, No Cry”, inoltre, ospita il Culture Yard, una esposizione di memorabilia reggae e rasta.
Chi sceglie di viaggiare a febbraio rimarrà affascinato dalle celebrazioni del Reggae Month, un momento dell’anno in cui l’intera Giamaica vibra al suono del reggae. Concerti, festival e eventi culturali dedicati a questo genere musicale permeano l’isola, offrendo ai visitatori un’esperienza unica di immersione nelle tradizioni giamaicane. Quanti sceglieranno luglio per il tour devono segnare in agenda le date del Reggae Sumfest, dal 14 al 20 luglio: la festa di colori, suoni ed energia positiva che si diffonde dall’alba al tramonto, rendendo ogni giornata un inno alla “felicità” con balli e canti sulla spiaggia.
E se intanto volete un assaggio di quello che vi attende potete andare a vedere il film di recente debutto nei cinema italiani “Bob Marley: One Love”, dedicato alla leggenda della musica reggae che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia musicale mondiale. Quest’opera cinematografica celebra la vita e l’eredità di Bob Marley, offrendo uno sguardo intimo sulla complessa personalità del cantautore giamaicano e ripercorrendo i momenti più significativi della sua vita. Il regista, Reinaldo Marcus Green, ha magistralmente catturato la potenza della musica di questa icona, guidando il pubblico attraverso un emozionante viaggio che esplora le tappe cruciali della sua straordinaria carriera.